Caso San Lorenzo, sul “banco dei testimoni” chiamati due assessori e la dirigente che ha dato i 2mila euro

Perugia, attivata la Commissione controllo e garanzia: convocati Croce e Spera. Il resoconto integrale della seduta

PERUGIA – Primo round. Sulla questione del contributo di 2.008 euro a Metanoia per l’evento di San Lorenzo – al centro della polemica politica dell’estate, con tanto di minaccia di denunce, – saranno presto sentiti gli assessori Costanza Spera e Fabrizio Croce, la dirigente del settore cultura, Maria Luisa Martella e il vertice dell’associazione. E’ quanto deciso al termine della seduta della commissione controllo e garanzia, riunitasi nella mattinata del 9 settembre.

A richiedere l’attivazione dell’organismo, per fare piena luce su quanto avvenuto, erano stati i consiglieri comunali dell’opposizione di centrodestra. il presidente Matteo Giambartolomei, chiudendo i lavori, ha infatti sostenuto che «nel rispetto del principio della democrazia, sia giusto che le persone di cui si parla nella richiesta di attivazione, siano messe nella condizione di poter replicare nell’ambito della giusta sede istituzionale, ossia la quinta commissione». Come ha ricordato l’esponente di Fratelli d’Italia «questo principio è ciò che ispira la decisione di convocare, nella prossima seduta, il 16 settembre, gli assessori Spera e Croce, la dirigente Martella ed il presidente dell’associazione Metanoia, facendo presente che quest’ultimo non sarà obbligato a presenziare, ma potrà partecipare qualora voglia farlo e voglia chiarire alcuni aspetti».
I rappresentanti della minoranza hanno dichiarato in una nota: «In maniera piuttosto inspiegabile alcuni consiglieri del Partito democratico hanno provato ad opporsi all’audizione degli assessori Spera e Croce, questione sulla quale ovviamente non ci siamo trovati d’accordo. Siamo soddisfatti dell’esito della Commissione perché convinti che su questa vicenda debba essere fatta piena luce. In campagna elettorale alcune associazioni hanno avuto un ruolo importante, dal punto di vista istituzionale e politico l’azione amministrativa deve essere sempre orientata ai principi di imparzialità e trasparenza nell’interesse di tutta la città di Perugia».

IL RESOCONTO INTEGRALE

COMMISSIONE DI CONTROLLO E GARANZIA/ DISCUSSA LA RICHIESTA DI ATTIVAZIONE DELL’OPPOSIZIONE SULL’INCARICO AFFIDATO ALL’ASSOCIAZIONE METANOIA
La V Commissione consiliare “Controllo e Garanzia”, presieduta da Matteo Giambartolomei, ha trattato nel corso della seduta del 9 settembre la richiesta di attivazione presentata dai consiglieri di opposizione sulla Determinazione Dirigenziale n. 2938 del 07/08/2024 con cui sono stati affidati incarichi in merito all’evento di San Lorenzo all’associazione Metanoia.
I proponenti nella richiesta di attivazione spiegano che con tale atto è stato affidato l’incarico a Metanoia per l’importo di 1.825,45 oltre ad Iva al 10% pari a euro 182,55, per un totale di Euro 2.008,00).
L’associazione METANOIA APS – evidenziano ancora – ha effettivamente organizzato gli eventi affidati per la notte di San Lorenzo ricevendo non soltanto il contributo in determina, ma anche la visibilità che consegue alla possibilità di essere soggetto co-organizzatore con il Comune di Perugia di una iniziativa culturale relativa alla ricorrenza di uno dei patroni della città. Tale tipo di affidamento, come si evince dalla determina, peraltro – sostengono gli istanti – promana da una proposta pervenuta all’assessore Fabrizio Croce, con ciò rappresentando una valutazione prettamente politica.
“Pertanto – si legge nella richiesta di attivazione – malgrado la veste dell’atto sia quello della determina dirigenziale, lo stesso cristallizza in modo palese ed evidente un diretto orientamento politico sulla scelta sia del tipo di manifestazione che del soggetto che avrebbe dovuto organizzare la stessa”.
Ulteriormente argomentando riferiscono che tra i membri dell’associazione METANOIA APS è presente anche l’assessora Costanza Spera, la quale nel proprio curriculum, pubblicato per la disciplina della trasparenza degli amministratori pubblici sul sito del Comune di Perugia, si auto-definisce a partire dell’aprile del 2020 “componente dell’associazione culturale Metanoia”, circostanza confermata anche dalla presenza della stessa Costanza Spera all’interno del sito Internet della stessa associazione nella sezione dedicata al comitato interno che si occupa proprio di organizzazione di eventi. La stessa Costanza Spera risulta essere stata indicata come membro supplente in rappresentanza della stessa Metanoia Aps in seno alla Consulta Regionale dei giovani della Regione Umbria (atto n. 65 del 27/01/2021).
In considerazione di quanto sopra esposto, in conclusione, i proponenti con la richiesta di attivazione chiedono di verificare la legittimità e l’opportunità dell’operato dell’Amministrazione ed in particolare:
– la legittimità dell’affido sopramenzionato in relazione alla disciplina del conflitto d’interessi prevista dal d.lgs. n. 200 del 18/08/2000, dall’art. 7 DPR 26/2013, dall’art. 16 d.lgs. n. 36/2023. – tutti gli approfondimenti relativi ad ogni aspetto di legittimità della determina n. 2938 del 07/08/2024.
– la sussistenza di eventuali responsabilità in capo a tutti i soggetti competenti.
La consigliera Margherita Scoccia, che ha illustrato l’atto, ha chiesto, pertanto, di procedere all’audizione in aula della dirigente Martella, degli assessori Croce e Spera e del presidente dell’associazione Metanoia affinché possano spiegare nel dettaglio quanto accaduto e comprenderne i profili.
DIBATTITO
Aprendo la discussione il capogruppo di Pensa Perugia Lorenzo Mazzanti ha premesso che l’aula della V commissione non deve trasformarsi in aula di Tribunale dovendo mantenere il ruolo di luogo ove viene effettuata un’attività di controllo amministrativo da svolgere con oculatezza.
Mazzanti, nel merito, ha sostenuto che oggi si dibatte di un atto, la determina dirigenziale, che non è frutto della volontà politica di alcun assessore, né Croce né, tantomeno, Spera; ha quindi espresso perplessità circa la volontà dell’opposizione di attaccare maggioranza ed assessora Spera circa un atto di competenza del dirigente.
Entrando nei dettagli giuridici della vicenda, il consigliere ha letto i passaggi salienti dell’art. 63 comma 2 del tuel (incompatibilità) a norma del quale “Non può ricoprire la carica di sindaco, presidente della provincia, consigliere comunale, consigliere metropolitano, provinciale o circoscrizionale colui che, come titolare, amministratore, dipendente con poteri di rappresentanza o di coordinamento ha parte, direttamente o indirettamente, in servizi, esazioni di diritti, somministrazioni o appalti, nell’interesse del comune o della provincia” spiegando che queste fattispecie non risultano presenti nel caso oggetto di dibattito non avendo l’assessora Spera alcun ruolo di indirizzo all’interno dell’associazione Metanoia. Secondo Mazzanti, in ogni caso, sarà utile approfondire il tema in esame audendo la sola dirigente Martella onde conoscere la genesi dell’atto.
Il consigliere Leonardo Varasano (Progetto Perugia) ha dissentito con Mazzanti, ritenendo invece che la determina dirigenziale sia mossa da un indirizzo politico, come emergerebbe dall’atto stesso. Da qui l’opportunità di audire la dirigente del servizio, onde capire come nasca il documento ed, in particolare, se l’affidamento a Metanoia sia stato in qualche modo suggerito o meno da un assessore.
Circa le valutazioni sull’art. 63 Tuel, Varasano ha invitato ad analizzare con attenzione anche la giurisprudenza legata al tema da cui emergerebbero indirizzi differenti.
Per Federico Phellas (PD), la questione parte da una pagina satirica di facebook,; ciò certifica l’incompletezza delle informazioni a disposizione dell’opposizione.
Nel merito ha tenuto a precisare che l’assessora Spera, non essendo parte del consiglio direttivo di Metanoia, non ha alcun ruolo di indirizzo in seno all’associazione, della quale, peraltro, non ha rinnovato la tessera da socio nell’anno 2024.
Nel citare il fondamentale principio della libertà di associazione garantita dall’art. 18 della Costituzione, Phellas ha sostenuto che far parte di un’organizzazione associativa non può essere considerato un punto a sfavore di nessuno, bensì un aspetto qualificante.
Anche Phellas come Mazzanti ha ritenuto che l’ulteriore approfondimento della questione debba consistere nella sola audizione della dirigente Martella.
Nilo Arcudi, capogruppo di Perugia Civica, ha riferito di aver lasciato tutte le partecipazioni ad associazioni da quando è stato eletto consigliere comunale. Ciò non perché le associazioni non siano importanti per il tessuto cittadino, ma per dare un’idea chiara della separazione dei ruoli. Quando si diventa amministratori, infatti, si diventa rappresentanti dell’intera città e non di singole organizzazioni. Il tema quindi è che occorre essere imparziali e trasparenti dal punto di vista politico, cosa che non è accaduta nel caso di specie.
Nel precisare che alcune associazioni hanno avuto un ruolo determinante durante la campagna elettorale della sindaca Ferdinandi, essendosi schierate formalmente a sostegno della stessa, Arcudi ha ritenuto che l’atto in oggetto ha contenuti anche politici essendo gli stessi stati suggeriti dall’assessore Croce e non ascrivibili alla mera determinazione della dirigente.
“La sostanza è che in tanti anni di amministrazione il Comune di Perugia non ha mai concesso contributi ad un’associazione di area politica chiaramente vicina alla maggioranza e ad un assessore in particolare. Ecco perché auspico che per il futuro vengano seguite procedure maggiormente trasparenti”.
Fabrizio Ferranti (Perugia per la sanità pubblica) ha ribadito che la V commissione ha competenze di controllo e garanzia; ben venga quindi una verifica degli atti amministrativi ed, in particolare, della determina in discussione affinché se ne possa comprendere la genesi.
Sì dunque all’esercizio di ogni garanzia prevista da legge e regolamenti, no ad ogni forma di giustizialismo non essendo la commissione un tribunale.
Per il capogruppo PD Lorenzo Ermenegildi Zurlo, evidenziato che sussiste una bella differenza tra associazione e società, appare scarsamente condivisibile buttare nell’agone politico un’organizzazione, come Metanoia, che di politico non ha nulla.
Peraltro risulta che l’associazione è tanto meritevole nei contenuti da aver ricevuto molteplici incarichi culturali anche in passato durante l’Amministrazione a guida Romizi.
Zurlo ha quindi definito la richiesta di attivazione dell’opposizione pretestuosa facendo riferimento la stessa a presunti conflitti d’interessi inesistenti nei fatti non avendo avuto l’assessora Spera alcun ruolo nella vicenda.
Nicola Volpi (FdI) ha riferito che la V commissione ha espressamente la funzione di verificare gli atti amministrativi del Comune; va in questa direzione, pertanto, la richiesta di attivazione presentata dall’opposizione il cui unico scopo è di verificare i dettagli, i contenuti e la genesi di una determina dirigenziale. Atto che sembra, da una sua lettura, connotato politicamente stante il riferimento all’assessore Croce.
Il problema pertanto non risiede nel ruolo dell’associazione Metanoia, bensì nella necessità di verificare l’incarico affidato alla stessa in considerazione del ruolo ricoperto da un assessore comunale in seno alla predetta e dell’iniziativa assunta da un altro esponente della giunta.
Nicola Paciotti (PD) ha detto di auspicare che l’opposizione si svegli quanto prima dal letargo del buon senso politico. Ed infatti, pur considerando legittima l’iniziativa della minoranza, il consigliere ha posto l’accento su un paio di questioni.
In base alla prima ha tenuto a rimarcare che la maggioranza si trova a palazzo dei Priori per amministrare nell’interesse della città, senza alcuna volontà di applicare metodi “bulgari”. Tantomeno è condivisibile attribuire appartenenze politiche alle associazioni cittadine, che svolgono, invece, un servizio fondamentale in favore della comunità.
Ed ancora sul tema della partecipazione Paciotti ha ribadito che la maggioranza ha intenzione, come dichiarato in campagna elettorale, di favorirla in ogni modo possibile, con ciò in controtendenza con quanto fatto dal centro-destra nella passata consiliatura.
Intervenendo nuovamente sul tema Federico Phellas (PD) ha spiegato che l’associazionismo rappresenta un patrimonio della città e debba essere condotto, come chiede la normativa, senza che vi siano conflitti d’interesse. Come è avvenuto nel caso di specie dal momento che l’assessora Spera non ha avuto alcun ruolo né conoscenza dell’incarico attribuito a Metanoia, associazione che, peraltro, fa cultura da anni ed ha collaborato più volte anche con la giunta Romizi.
In merito al suo precedente intervento, Nilo Arcudi ha voluto evidenziare che l’associazionismo rappresenta un patrimonio della città; ciò ricomprende anche Metanoia che, nel caso di specie, è esclusivamente un soggetto informato dei fatti. Il problema, semmai, è rappresentato dal ruolo ricoperto dall’assessora Spera nell’associazione e quello assunto da chi (assessore Croce) ha proposto l’incarico poi formalizzato dalla dirigente.
Secondo Marko Hromis (PD) nella forma e nel metodo occorre osservare maggiore attenzione nelle parole che vengono usate in aula perché potrebbero risultare offensive del ruolo dei consiglieri comunali. Nel ritenere che l’opposizione abbia tutto il diritto di svolgere il proprio ruolo sollevando questioni da sottoporre all’attenzione della V commissione, il consigliere ha tuttavia spiegato che parimenti è diritto della maggioranza intervenite durante il dibattito per confutare le tesi proposte.
A parere del vice presidente Niccolò Ragni (PD) da una lettura delle norme che si occupano dei temi del conflitto d’interesse/incompatibilità (tra cui l’art. 63 del tuel) emerge l’insussistenza nel caso di specie dei rilievi formulati dall’opposizione.
Dal punto di vista politico, inoltre, Ragni ha rivolto un invito a non utilizzare termini di aggressione nei confronti dell’associazionismo, ritenendolo ricco e prezioso per la città, ed a garantire, nel contempo, il pieno esercizio del diritto costituzionale di elettorato passivo.
In ogni caso il vice presidente ha espresso la massima disponibilità a che la commissione proceda con gli opportuni approfondimenti sul tema, purché ciò avvenga con responsabilità e nel rispetto del ruolo di tutti i consiglieri ed amministratori.
Chiudendo i lavori della commissione, il presidente Matteo Giambartolomei (FdI) ha sostenuto che, nel rispetto del principio della democrazia, sia giusto che le persone di cui si parla nella richiesta di attivazione, siano messe nella condizione di poter replicare nell’ambito della giusta sede istituzionale, ossia la V commissione. Questo principio è ciò che ispira la decisione di convocare, nella prossima seduta, gli assessori Spera e Croce, la dirigente Martella ed il presidente dell’associazione Metanoia, facendo presente che quest’ultimo non sarà obbligato a presenziare, ma potrà partecipare qualora voglia farlo e voglia chiarire alcuni aspetti.

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