Data confermata, ora le liste. Fdi e Pd col tridente: Agabiti, Giambartolomei, Scura contro Bori, Meloni, Filipponi

SPOTLIGHT di MARCO BRUNACCI | Tra i minori ansia intorno a Leonelli (certo) nel csx. Gli schieramenti per Tesei più definiti con Toniaccini per Noi Moderati e Arcudi-Orsini e una new entry perugina per la Lista della presidente

DI MARCO BRUNACCI

PERUGIA – Data confermata e ufficiale (si vota il 17-18 novembre come nelle previsioni). Parte la corsa delle liste per le regionali. Rush finale con ancora molti dubbi nella sfida Tesei-Proietti. 

Senza farla troppo lunga: Fratelli d’Italia vorrebbe confermarsi primo partito dell’Umbria anche se il 32,6 preso alle ultime Europee, con il traino diretto di Giorgia Meloni, non è di sicuro facile da ottenere.

In lista viene considerata a Roma certa la presenza di Paola Agabiti Urbani, per altro quella che ha i migliori voti in tutta la giunta Tesei, assessore al bilancio e turismo, con risultati e possibile vista futura sul governo nazionale

Il leader di preferenze di Perugia, Matteo Giambartolomei, unico candidato che abbia superato i mille voti alle comunali, staccando tutti gli altri, è arrivato primo nel piazzare i manifesti elettorali ed è già in campagna elettorale da giorni. Le ternane Pace e Proietti non  si discutono. La Simona Vitali, team Squarta, conta sulla forza del suo leader, attuale europarlamentare (anche se le preferenze non si trasferiscono così facilmente) e potrebbe far coppia con Moio, zona Trasimeno. Il discorso dell’Alto Tevere è ancora aperto ma Elda Rossi già scalda i motori e pure Annalisa Mierla, vicesindaco di Umbertide, a un passo dal partire. Persia ha vinto il braccio di ferro con Ranchicchio.

Una candidatura a sorpresa ma non troppo: c’è Paolo Scura (dato per certo), un’importante esperienza da presidente di Croce Rossa. Ancora in forse Clara Pastorelli a Perugia.

Tornando a Terni: corre l’ex leghista Nicchi, ma soprattutto sicuro il segretario comunale Cecconi, tanto più che l’alleanza con Bandecchi ha fatto fare un passo di lato al suo rivale cittadino Masselli.

Il secondo partito alle Europee, il Pd (26,4), ha deciso quasi tutto, come abbiamo già detto e ridetto. Resta il dubbio dell’uomo del Trasimeno accanto a Simona Meloni (Primi o la stella Chiodini), mentre su Terni il segretario regionale Bori, candidato principe della lista, ha intenzione di andare verso un rinnovamento a scapito del gruppo dirigente passatista. Quindi strada spianata per Filipponi, recordman di preferenze, ma non per la Malafoglia. Sì a una Proietti di sinistra e ci sarà invece la Croce da Orvieto.

Per il resto: Flagiello a Foligno, Lisci a Spoleto, Bettarelli e Fratini dell’Alto Tevere, Bonomi e Bruscolotti nel mezzo dell’Umbria.

I cinquestelle hanno De Luca leader. Le altre candidature si vanno ora a comporre. Di filo-Grillo qui nel partito non sembrano essercene (anche se voci accreditano Tiziana Ciprini, ex parlamentare perugina, come la meno vicina a Conte). 

Le piccole liste Pro Proietti: molti ritardi, diversi scontri. E’ certo Leonelli con la lista di Azione e forse col socialista Novelli. Il resto in alto mare. Dove finirà Bacchetta? Un problema.

Una lista Proietti si farà? Solo se recuperano, facendo molto alla svelta. In compenso ci sono i civici di Sisti.

Nel fronte pro Tesei, Forza Italia conta su un Romizi lanciatissimo e al lavoro sulle preferenze da diversi giorni. Poi Morroni e la novità Andrea Fora, che potrebbe essere la sorpresa. Ruggiano pare non ci sia, a favore della Peppucci.

La Lega conta su Paola Fioroni e gli altri uscenti dell’Assemblea legislativa, con Mancini che in Alto Tevere promette di fare risultato.

Noi Moderati-Civici per l’Umbria è la lista nuova del centrodestra, che ha messo insieme Luca Briziarelli, e promette scintille con il presidente dell’Anci, Toniaccini, in cima. Incognita su Perugia: Varasano e Cicchi o solo Cicchi?

La Lista della Presidente Tesei ci sarà, con Nilo Arcudi leader e Valdimiro Orsini su Terni. Attesa una candidatura di peso su Perugia. Questo per ora.

Potere al Popolo e PCI insieme per “Un’Umbria resistente ed inclusiva”

Il retroscena/ Per ora è vietato anche solo accennarlo, ma un tam tam dice che la giunta di Terni potrebbe (non subito) allargarsi al centrodestra