Festa al Ponte, Croce risponde: «Ricostruzione falsata. Lavoriamo perché gli eccessi siano affrontati con fermezza»

La replica all’opposizione: «È l’ottava edizione, pieno rispetto di orari e autorizzazioni. Sulle segnalazioni faremo accertamenti». Il post di Antonio Donato

PERUGIA – Alla dura nota dell’opposizione sul presunto «rave party» a Ponte San Giovanni durante Al Ponte Festival, risponde a stretto giro l’assessore comunale alla vita notturna Fabrizio Croce, che parla di «narrazione strumentale», ma soprattutto sottolinea il rispetto delle regole, la presenza delle forze dell’ordine e ricorda come la festa sia alla sua ottava edizione e non sia nata con questa giunta.

Sulle presenze di droga, armi e ubriachi, poi Croce è netto: «Pur non sottovalutando le segnalazioni riportate nella nota della minoranza, sulle quali faremo approfondimenti, è necessario ricordare che ogni evento pubblico comporta inevitabilmente una varietà di comportamenti. Non possiamo permettere che un singolo episodio o una ricostruzione falsata dei fatti vengano utilizzati per dipingere Perugia come un “centro sociale a cielo aperto”, posto che non ci riconosciamo in un’accezione pregiudizialmente negativa del “centro sociale”».

«Desideriamo esprimere una posizione chiara e fermamente contraria rispetto a una narrazione strumentale e ampiamente manipolata che è stata fatta con l’unico obiettivo di mettere in cattiva luce l’operato dell’Amministrazione – scrive l’assessore Croce in una nota -. Come noto, la Street Parade che è stata oggetto degli strali dell’opposizione, è parte integrante del programma della manifestazione Al Ponte Festival organizzata da una serie di associazioni locali. Si è svolta nel pomeriggio di sabato dalle ore 17 alle ore 19. A ciò ha fatto seguito l’esibizione dei team musicali con dj set, presso il Parco Bellini fino alle ore 23.55, ovvero 5 minuti prima rispetto a quanto previsto dalla prescrizione rilasciata dalla commissione di vigilanza sul pubblico spettacolo. L’evento risulta essersi svolto nel pieno rispetto delle autorizzazioni e delle indicazioni ricevute ed è stato seguito dalle forze dell’ordine in virtù delle implicazioni che ha comportato sulla circolazione stradale. Oltre alla presenza di 8 unità di vigilanza privata, ha visto il coinvolgimento attivo di Polizia locale, Guardia di Finanza e Questura. Gli organizzatori hanno previsto un posto fisso di assistenza con autoambulanza e un mezzo di primo soccorso che ha seguito il corteo musicale. Il tutto si è svolto senza alcun fatto significativo in termini di ordine pubblico. Il parco è stato poi sottoposto ad una pulizia accurata da parte della stessa associazione giovanile organizzatrice e restituito nelle condizioni in cui è stato trovato».

«Ci tengo a precisare inoltre – ribadisce – che la manifestazione Al Ponte Festival è alla sua ottava edizione. Il programma e la relativa Street Parade, è stato presentato e inaugurato alla presenza delle autorità comunali e regionali, tra cui quella dell’assessore regionale della Lega Enrico Melasecche e del consigliere di opposizione Paolo Befani di Fratelli d’Italia. Pur non sottovalutando le segnalazioni riportate nella nota della minoranza, sulle quali faremo approfondimenti, è necessario ricordare che ogni evento pubblico comporta inevitabilmente una varietà di comportamenti. Non possiamo permettere che un singolo episodio o una ricostruzione falsata dei fatti vengano utilizzati per dipingere Perugia come un “centro sociale a cielo aperto”, posto che non ci riconosciamo in un’accezione pregiudizialmente negativa del “centro sociale”».

Croce poi specifica che il cantiere lato chiesa era totalmente transennato e presidiato da personale di sicurezza e che le bottiglie di vetro rinvenute non sono dell’organizzazione in quanto alla stessa era stata interdetta la vendita del vetro. «L’amministrazione comunale è attivamente coinvolta nel monitoraggio e nella gestione della sicurezza durante gli eventi dal vivo – prosegue la nota -. Stiamo lavorando a stretto contatto con le forze dell’ordine per garantire che comportamenti illegali, come l’uso di droga e l’eccesso di alcol, siano affrontati con fermezza. Ritengo che questa manifestazione sia da considerarsi come un ponte tra le generazioni. Perugia è una città che promuove la cultura, il divertimento e la socializzazione in modo responsabile. Non possiamo permettere che la strumentalizzazioni soffochino la vitalità culturale e sociale della nostra comunità. La nostra priorità rimarrà sempre quella di garantire un ambiente sicuro e accogliente per tutti, senza compromettere il diritto di esprimere liberamente la propria creatività e la propria socialità».

IL POST DI ANTONIO DONATO, CONSIGLIERE DELEGATO ALLA SICUREZZA

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