TERNI – Chissà se prima ha avvertito l’assessore ai Lavori pubblici, Giovanni Maggi, che da un anno e mezzo ha il coordinamento amministrativo del cantiere del Verdi.
Avviso o non avviso, Stefano Bandecchi irrompe a mo’ di elefante sulla scena della ristrutturazione del Verdi. Come sempre un ingresso che non passa inosservato: «Troppi ritardi, la ditta esecutrice dei lavori sta rubando i soldi del Pnrr» Per questo “tocco di fioretto”, Bandecchi utilizza la festa di Alternativa popolare, con accuse molto pesanti nei confronti dell’azienda che sta portando avanti gli interventi di primo e secondo stralcio della ricostruzione del tanato atteso contenitore culturale.
Il sindaco Bandecchi ha anche annunciato provvedimenti immediati, anche se non ha specificato quali. «Domani (oggi lunedì 9 settembre, ndr) vi faccio vedere io». Resta da vedere come sarà possibile coniugare l’interventismo di Stefano Bandecchi con un contratto di appalto regolarmente affidato e stipulato. La vicenda del Verdi finora è stata nella mani dell’assessore Giovanni Maggi, che però le mani le ha dovute alzare di fronte alla nota vicenda dei nidi di rondine. A luglio sono stati individuati sulla facciata posteriore del Verdi sei nidi abitati. Una parete che doveva essere demolita e che invece è stata risparmiata proprio per consentire alle rondini di completare la nidificazione. Ora, seppure l’ornitologo incaricato da Palazzo Spada di monitorare i nidi abbia certificato la partenza delle rondino, si è in attesa del completamento del periodo della nidificazione dei balestrucci. Una complicazione di non poco conto, che ha visto l’assessore ai Lavori pubblici rassegnarsi alle normative a tutela delle rondini. Il sindaco, invece, si è spazientito e dal palco della festa di Ap è partito all’attacco. Non se l’è presa con le rondini la con la Krea.


