PERUGIA – Entro fine anno sarà ripristinato il Provveditorato di Perugia dell’amministrazione penitenziaria.
Lo annuncia il sottosegretario al ministero dell’Interno e coordinatore regionale di FdI Umbria, Emanuele Prisco. Sottolineando che «grazie al Governo Meloni, l’Umbria torna centrale nell’amministrazione dei penitenziari regionali». Prisco, in una nota, ricorda che il Provveditorato torna «dopo anni di battaglie» e lo definisce «fondamentale per la sicurezza e l’efficienza dell’amministrazione delle carceri, anche per una più corretta gestione dei flussi carcerari». «Negli ultimi sette anni, infatti – aggiunge -, a seguito della soppressione del Provveditorato umbro da parte dell’allora ministro Pd Orlando, i detenuti più scomodi provenienti dalla Toscana, di più difficile gestione, finivano negli istituti di Spoleto, Orvieto, Perugia e Terni, mettendo in seria difficoltà il lavoro degli agenti della polizia penitenziaria».
LA NOTA DEL SAPPE
Il SAPPe Umbria è entusiasta di annunciare una conquista storica: il ripristino del Provveditorato di Perugia dopo sette lunghi anni di battaglie.
Questo risultato eccezionale è stato reso possibile grazie al nostro costante impegno e alla collaborazione strategica con le Forze politiche della Lega e di Fratelli d’Italia.
La nuova struttura garantirà, nuovamente, una gestione più autonoma ed efficace delle carceri umbre, oltre che di quelle delle Marche, segnando un passo avanti fondamentale per la sicurezza e l’efficienza dell’amministrazione penitenziaria regionale.
Abbiamo il dovere di riconoscere che la Lega ha svolto un ruolo centrale in questa operazione, grazie al sottosegretario alla Giustizia Andrea Ostellari, che ha sostenuto con forza il ripristino del provveditorato regionale.
La regione Umbria, con il più alto rapporto tra abitanti e detenuti in Italia, meritava di tornare a gestire i flussi carcerari in modo autonomo, senza più dipendere dalla Toscana, da cui proviene una significativa parte dei detenuti scomodi, e di difficile gestione, attualmente presenti negli istituti di Spoleto, Orvieto, Perugia e Terni.
Ad onore di cronaca, va anche sottolineato come la Presidente della regione Umbria, Donatella Tesei, si sia spesa in prima persona, lavorando instancabilmente affinché la proposta fosse portata avanti e accolta favorevolmente.
Un plauso va anche a Fratelli d’Italia, rappresentati dall’onorevole Emanuele Prisco e dal sottosegretario Andrea Delmastro Delle Vedove, il cui sostegno ha contribuito a rafforzare il progetto, permettendo alla fine la sua realizzazione.
Questa sinergia, tra il SAPPe, la Lega e Fratelli d’Italia, ha permesso di correggere gli errori del passato, riportando il Provveditorato a Perugia, dopo la sconsiderata soppressione ad opera dell’allora ministro del PD Andrea Orlando, nel 2017.
Anche la recente mozione approvata in consiglio regionale, sostenuta dalla Lega con il contributo del SAPPe e del Segretario Nazionale per l’Umbria Fabrizio Bonino, è stato un ulteriore passo avanti verso il ripristino del provveditorato.
Il dispositivo formale è ora approdato alla Presidenza del Consiglio per essere recepito in un apposito DPCM.
Dopo la firma del DPCM, dovranno essere emanati i decreti ministeriali per rendere esecutivo il provvedimento.
In conclusione, entro la fine dell’anno, il provveditorato dovrebbe tornare a Perugia, segnando una svolta decisiva nella gestione delle carceri umbre e dimostrando chi realmente ha a cuore la Polizia Penitenziaria
Il nostro sindacato, insieme agli alleati politici della battaglia, ha dimostrato di essere dalla parte dei poliziotti penitenziari e delle loro famiglie, dopo che altri hanno affossato il sistema delle carceri regionali.
In vista delle imminenti elezioni amministrative, era importante rendere nota la notizia in modo che tutti i poliziotti penitenziari umbri e le loro famiglie avranno l’opportunità di premiare con il proprio voto chi ha realmente sposato la loro causa, portando a compimento un risultato così importante per la nostra regione e per la sicurezza dei suoi cittadini.


