Aurora Provantini
TERNI – Nella città dell’amore sposarsi con rito civile è un vero e proprio salasso. Tant’è le lamentele per il caro affitti delle uniche due sedi disponibili per celebrare i matrimoni, iniziano ad essere davvero tante. Un tariffario, ritoccato un anno fa dall’amministrazione Bandecchi, che non solo fa discutere i novelli sposi ma che li spinge spesso a decidere di dirsi sì nei comuni limitrofi, come Narni e San Gemini, dove il costo è decisamente inferiore.
La prima pecca è che la scelta degli spazi a disposizione è davvero limitata. E’ possibile celebrare il matrimonio presso la sala consiliare di Palazzo Spada o alla Cascata delle Marmore. Per la sala del consiglio occorre pagare 350 euro, più cento per il parcheggio Pierfelici, per un totale di 450 euro (120 euro in più rispetto ad un anno fa). Per la Cascata delle Marmore, invece, bisognerebbe fare un piccolo mutuo: 850 euro per dirsi sì alla specola del belvedere superiore.
Precedentemente per i ternani la tariffa era ridotta: la Cascata rappresenta quella location romantica in cui celebrare un matrimonio da sogno e al tempo stesso promuovere il turismo del wedding, che fa bene alle attività economiche del territorio, infatti viene scelta principalmente da viaggiatori olandesi, americani o inglesi. Certo, 850 euro potrebbero rappresentare un freno anche per il turismo da matrimoni, comunque la Cascata non è alla portata dei ternani.Nella città dell’amore di economico c’è solo la stanza dell’ufficio matrimoni di corso Popolo, gratuita, dove ci si può sposare solo di mercoledì e alla presenza dei testimoni, dei genitori degli sposi e di altri sei invitati al massimo.


