La nota dei capigruppo d’opposizione del Comune di Perugia
(riceviamo e pubblichiamo)
PERUGIA – Un caso di parentela in Comune, la stretta vicinanza di un’assessora all’associazione che ottiene l’affidamento diretto e organizza due spettacoli in tempi record (tre giorni!), le firme per il manifesto pro Ferdinandi.
La questione della determina dirigenziale 2398 meritava assolutamente di essere approfondita in Commissione controllo e garanzia e tutto ciò è stato utile a mettere in luce un sistema gestionale che non ci piace affatto e che saremo sempre pronti a contrastare. Intrecci, parentele, amicizie, frequentazioni coltivate quando si cercavano voti per riprendersi il governo della città. A parte i memorabili eventi della notte di San Lorenzo viene da chiedersi: per cosa altro ce li dovremmo ricordare questi primi 120 giorni della nuova giunta? Cosa altro è stato fatto a parte un mediatico consiglio all’aperto e un mucchio di lamentele da parte dei nostri mancati eroi? Sulla vicenda di San Lorenzo i nostri sospetti rimangono: semplicemente alcuni aspetti delle versioni fornite dalle persone audite in commissione non ci sono sembrate convincenti e lo abbiamo detto. Spiace registrare l’atteggiamento della maggioranza che sin dal primo momento ha definito a priori la nostra azione come stumentale. La vicenda in esame – è sembrato evidente – li preoccupava al punto che hanno portato in Commissione un consigliere avvocato che della Quinta neppure fa parte. Qualche stranezza che ci ha portato a concludere sull’inopportunità politica della scelta adottata è venuta fuori. Oggi esultano perché la risoluzione è stata bocciata? Si chiamano maggioranza proprio perché sono numericamente di più, non sarebbe potuto essere altrimenti. Da parte nostra continueremo a svolgere il nostro ruolo di opposizione per un controllo sulla trasparenza dell’azione di governo, anche se questa maggioranza, al di là delle frasi di circostanza, sembra infastidita dal dissenso.


