A Perugia si gira la vita di Amanda Knox. Ferdinandi: «La produzione assicura che valorizzerà la città»

L’anticipazione: «Presto un’altra serie tv coreana»

PERUGIA – «Comprendo profondamente le preoccupazioni di quanti temono che, con l’inizio delle riprese della serie TV “Blu Moon”, possano riaccendersi memorie dolorose legate all’omicidio di Meredith Kercher, un evento che ha segnato profondamente la nostra comunità. A distanza di 17 anni, il dramma che ha coinvolto la giovane studentessa inglese rappresenta per Perugia ancora una ferita aperta. So bene quanto sia stato ingiusto per Perugia dover subire l’alone di “città del crimine” calato per anni su di noi attraverso un racconto forzato e distorto. Voglio per questo precisare e tranquillizzare i cittadini che la scelta di autorizzare le riprese è stata ponderata con attenzione, avendo chiesto e ricevuto rassicurazione della casa di produzione».

Così la sindaca Vittoria Ferdinandi commenta e spiega il senso sulla serie tv che si inizia a girare nel centro storico di Perugia da mercoledì 6 novembre: «La serie tv, infatti, non riguarderà il caso Meredith, ma bensì la vita di Amanda Knox, dall’infanzia fino ai giorni nostri. All’atto di presentazione del progetto e della richiesta di autorizzazione, i produttori hanno espresso in modo formale il loro intento di non filmare alcun aspetto legato al crimine. L’autorizzazione alle riprese è stata dunque concessa, seppur senza patrocinio, tenuto conto che il loro obiettivo è quello di mettere in risalto la bellezza della nostra città, i sogni e le speranze dei giovani studenti che provengono da tutto il mondo, l’ambientazione maestosa e l’iconico paesaggio che rende Perugia unica. Questo accordo segna anche l’inizio di una collaborazione proficua con una casa di produzione di rilievo internazionale, che porterà a breve in città anche una seconda serie TV di origine coreana. Si tratta di opportunità importanti che porteranno, nel mentre, un contributo economico alla città e al territorio considerata la presenza di quasi duecento addetti tra attori e maestranze, oltre all’auspicata visibilità e promozione internazionale».
«Mercoledì, prima dell’inizio delle riprese – conclude Ferdinandi -, ho in programma un incontro con i produttori della Panorama Films alfine di discutere ulteriormente del progetto ed assicurarci, una volta di più, che gli accordi non vengano disattesi e il nostro messaggio di bellezza e speranza venga trasmesso in modo autentico a milioni di spettatori negli Stati Uniti e in tutto il mondo».

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