I Niet-cong impallinano il termovalorizzatore. L’Umbria torna all’antico. Ecco chi paga

Il centrodestra perde anche il voto di Zuccarini mentre si riapre la partita sulle discariche, con Orvieto sulle barricate. Ma il futuro è già scritto nel passato: altri rinvii e aumenti certi delle tariffe

M.Brun.

L’Auri blocca la procedure per il termovalorizzatore con un’urgenza degna delle grandi innovazioni. In questo caso di un precipitoso ritorno al passato: per lo smaltimento dei rifiuti dell’Umbria si riparte dalla vecchia sceneggiatura di almeno vent’anni di centrosinistra. Rinvii della politica, tra proclami iper green e spazi in discarica che si allargano a fronte di aumenti certi di tariffe della Tari per i cittadini umbri.

Il nuovo centrosinistra ricomincia da quello vecchio ed è un fattore di stabilità, alla fine. Tutto già visto.

Il centrodestra, con il sindaco Zuccarini, che esce per non votare con gli altri sindaci della sua parte politica, dice che la scelta non era stata certo facile.
Per essere economicamente remunerativo il termovalorizzatore che doveva nascere aveva bisogno di essere alimentato anche con rifiuti di fuori regione. In una parola: il modello adottato della regione rossa per eccellenza, l’Emilia Romagna.
Per spiegare questa incongruenza nella linea politica del centrosinistra, era stato il neoconsigliere regionale Nilo Arcudi, a Perugia, a lodare le ultime scelte pro-termovalorizzatore del sindaco Pd di Roma Gualtieri, indicando nei dettagli i pericoli del “ritorno indietro” verso politiche del passato centrosinistra.
Ma le scelte del color “verde intenso” sono un collante troppo forte della coalizione vincente.
Da qui il motivo delle preoccupazioni dei territori che in passato le hanno pagate a prezzi elevatissimi.
Primo fra tutti Orvieto. Il Comune, con la sindaca Tardani, è sulle barricate per evitare che la discarica torni a essere “rimodulata” (come segnalato da Arcudi). A Belladanza e Borgo Giglione (Comuni di centrosinistra) per ora fanno finta di niente.

C’è sempre la possibilità di portare fuori regione i rifiuti prodotti, con aggravio dei costi.
Ma qui siamo alla certezza: la Tari per i cittadini aumenterà e aumenterà ancora.
I Niet-cong (quelli che in campagna elettorale hanno sostenuto i tanti no alle opere decise dal centrodestra) ottengono un primo importante successo, guidati dal comandante sindaco di Spoleto, Sisti.

prima neve Castelluccio 2024_foto da Scenari digitali

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