TERNI – Una mostra che presenta due interventi tra loro complementari, realizzati ad hoc per lo spazio espositivo all’interno del Caos. Un’opera pittorica verticale, dell’artista Luca Grimaldi, e un’installazione agettante pavimentale dell’artista Gabriele Silli. Si tratta dell’esposizione intitolata “Diòscuri”. La prima presentata all’interno del progetto Post Caos, nato dall’idea di promuovere mostre grazie alla collaborazione tra POST EX, artist run space protagonista della nuova scena dell’arte contemporanea romana, e il CAOS di Terni.
Post Caos fa riferimento al caos primordiale dal quale attinge il processo creativo e vuole promuovere la collaborazione tra uno spazio museale istituzionale ed uno studio d’artista condiviso, con l’obiettivo di realizzare un programma di mostre della durata di quattro anni, per attivare un corridoio di dialogo sul contemporaneo tra le città di Terni e Roma. Il nome Diòscuri evoca un insolito dualismo destinato a compiersi in un’unica visione. I due elementi infrangono le ordinarie coordinate architettoniche dello spazio e stabiliscono nuovi punti di vista: pavimento e parete si incontrano accidentalmente in un’unica immagine. La mostra evoca un immaginario che, attraverso la pittura e la scultura, rimanda ad un’estetica metafisica, tuttavia, decadente e sporcata da un’attitudine all’esasperazione; se Grimaldi prende ispirazione da una rovina del Parco archeologico di Carsulae, sfalsondone le proporzioni, Silli interviene in situ, rompendo la visione prospettica dello spazio.
L’esposizione rimarrà visitabile da sabato 9 novembre a domenica 19 gennaio, dal giovedì alla domenica dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:00. Ingresso gratuito.
Luca Grimaldi (Roma, 1985), si è diplomato alla SMFA di Boston nel 2009 ed è co-fondatore di Post Ex, spazio indipendente nato a Roma nel 2020. La sua ricerca pittorica è incentrata sullo studio di oggetti del quotidiano e sull’esasperazione dei generi pittorici tradizionali, indagati attraverso una decostruzione delle forme per mezzo di pennellate sintetiche e campiture di colore finalizzate ad una resa dell’immagine composita e frammentata. Attualmente vive e lavora a Roma.
Gabriele Silli (Roma, 1982), si è laureato in Filosofia presso l’Università di Roma “La Sapienza”, nel 2009. La sua pratica artistica, sempre fondata su un impianto di carattere filosofico, riguarda la materia e le sue possibili trasformazioni. La scultura, il video, la performance e la fotografia, sono tutti linguaggi indagati attraverso un processo di assemblaggio di varie componenti. Nel 2004 ha fondato il collettivo artistico Mastequoia, insieme a Giacomo Sponzilli e Carlo Gabriele Tribbioli, con il quale conduce una ricerca incentrata sull’azione. Inoltre, è co-fondatore di Post Ex, spazio indipendente nato a Roma nel 2020. Nel 2023 ha fondato FelliniPasolini con Niccolò Berretta e Giacomo Sponzilli, presentando progetti presso Nero gallery, Scalo San Lorenzo e Sala della Protomoteca in Campidoglio, Roma. Ha esposto in Italia e all’estero. Nel 2021 esordisce come attore protagonista nel film “Re Granchio” di Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis e nel 2022 con il film “Bassifondi”; di Trash Secco e con la sceneggiatura dei fratelli D’Innocenzo.
«Dimenticate le cose per come dovrebbero essere, abbandonate certezze e punti di riferimento – afferma Chiara Ronchini – Qui, il tutto, viene scardinato, per lasciare spazio alla battaglia tra l’eterno dualismo dell’essere e del sentire. È qualcosa di avvolgente, di rivoluzionario, un atto di coraggio, che rompe e pervade, volutamente, quella linea sicura sulla quale abitualmente ci si adagia. Maestoso, imponente, superlativo, è il lavoro di Luca Grimaldi e Gabriele Silli. Una scultura e un dipinto. Due lavori complementari che combattono, contro materia, forma e colore, per poi unirsi in un atto liberatorio, strepitoso, che pulsa violentemente l’essenza dell’arte. Immensa nel suo contemporaneo è l’opera di Grimaldi, risvegliando istinti classici che echeggiano la potenza della storia. Perturbante e violenta, la scultura di Silli, un’opera che rompe il silenzio, risalendo dalle viscere della terra per poi esplodere in un’armonica composizione. Grimaldi e Silli, sono Castore e Polluce, Diòscuri, guerrieri immortali, come la loro arte».
«La collaborazione tra Caos di Terni e Post Ex di Roma punta a stabilire una possibile connessione tra la dimensione istituzionale e quella sperimentale – sostiene Pasquale Fameli – In virtù della loro origine industriale, gli spazi espositivi del museo ternano sono tra i più indicati per accogliere soluzioni nate all’interno della ex carrozzeria di oltre mille metri quadri in cui si sono insediati gli artisti di Post Ex Ci piace l’idea che il Caos possa configurarsi, al pari della sede di Post Ex come un cantiere in evoluzione continua.
La mostra Dioscuri, concepita da Luca Grimaldi e Gabriele Silli per la project room Sala Adriano Ronchini, rivela il senso di un’integrazione, di un completamento reciproco, virtualizzato nel rapporto mai risolto tra pittura e scultura. La frontalità delle due opere presenti in mostra sottolinea lo scontro tra due realtà apparentemente antitetiche: all’immagine di un’antica architettura in pietra si oppone una roccia aliena, come due facce di una stessa medaglia. Si ha come l’impressione di trovarsi in uno spazio metafisico, enigmatico, sospeso nel tempo. La roccia ha divelto le assi della pavimentazione per imporsi davanti a un’effigie che non la rispecchia affatto. È una metafora di un’eterna lotta, quella tra la materia e la forma, ossia tra la forza prorompente dell’organico e la necessità costruttiva, razionalizzante, dell’attività umana. Un tema senz’altro universale, che riguarda l’uomo in ogni epoca e in ogni aspetto della sua attività, ma anche un tema che, proprio per questa sua universalità, resta sempre attuale e meritevole di rinnovate attenzioni. Grimaldi e Silli ci invitano perciò a entrare in un piccolo spazio di riflessione per affrontare dinamiche tutt’altro che estranee alla nostra relazione con il mondo».


