di ELENA CECCONELLI
TERNI – L’unione di due elementi identitari della conca ternana. Da un lato il drago alato, il Thyrus, la cui scultura, rivisitata in chiave moderna, si può già ammirare alla rotonda Filipponi. Dall’altro lato il dolce ternano per eccellenza: il pampepato. Un connubio di arte e gastronomia che si incontrano in occasione di “Sweet Pampepato” grazie all’abilità dello scultore Marco Diamanti e dei suoi alunni dell’istituto artistico Orneore Metelli di Terni.
«L’idea ci è stata proposta dagli organizzatori del festival Sweet Pampepato – spiega Diamanti – e mi è subito piaciuta molto. Per questo l’ho proposta a mia volta ai ragazzi del liceo artistico Metelli. Non è stato semplice lavorare un materiale come il pampepato ma è stato stimolante e divertente. I pampepati ci sono stati forniti da diverse pasticcierie del territorio.
La scultura in pampepato del Thyrus che si trova affianco al PalaPampepato è simile alla scultura che si trova alla rotonda Filipponi e Marco spiega come anche i più giovani si siano rapportati al progetto: «Ci abbiamo messo un mese, lavorando la mattina con i ragazzi. Gli studenti sono stati subito entusiasti e curiosi, non avendo mai fatto questo tipo di lavoro. Hanno risposto benissimo e con serietà, abbiamo inebriato la scuola con il pampepato nei giorni a seguire ed è stato molto bello».
«Sweet pampepato ha colto nel segno – conclude Diamanti – Siamo stati inondati di foto, interviste, non solo dei giornalisti ma anche dei curiosi. È una manifestazione che ha uno scopo molto interessante cioè quello di valorizzare i prodotti che ci contraddistinguono e farli conoscere il più possibile».



