PERUGIA – Le novità introdotte dal decreto Salvacasa nel Testo unico dell’edilizia, l’applicazione dell’equo compenso al Codice dei contratti pubblici e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale anche nel mondo dell’ingegneria. Sono questi i temi principali che l’Ordine degli Ingegneri della provincia di Perugia ha affrontato nel corso dell’assemblea generale degli iscritti.
L’assemblea si è svolta nella sede del Centro edile per la sicurezza e la formazione di via Tuzi.
Al presidente dell’Ordine, Gianluca Fagotti, il compito di aprire i lavori con la relazione sui temi centrali della professione, con le criticità che sono emerse anche nel corso dell’ultimo congresso nazionale che si è svolto a ottobre a Siena e Grosseto. Temi centrali per l’evoluzione della professione a confronto con le novità normative, ma anche le esigenze rilevate negli ultimi periodi, come la sostenibilità e il consumo di suolo, per cui, ha sottolineato il presidente Fagotti, il tempo del costruire sul nuovo si avvia a concludersi, a favore del ricostruire e rigenerare. Sullo sfondo la “crisi” dell’ingegneria civile. «C’è una grande richiesta di ingegneri civili, l’offerta sta diminuendo quindi c’è bisogno di interrogarsi su questo tema per provare a porre rimedio visto l’importanza che questa categoria del mondo degli ingegneri rappresenta per la società civile», ha sottolineato il presidente Fagotti.
Durante l’assemblea, al vicepresidente dell’Ordine, Alessio Lutazi, il compito di relazionare sull’attività svolta dall’Ordine anche in tema di collaborazioni con il mondo accademico ed altri ordini professionali nonché di illustrare l’importante lavoro svolto dalle tredici commissioni tematiche dell’ordine, grazie al supporto e alle testimonianze dei referenti delle singole commissioni. Simone Pompei, segretario della Fondazione dell’Ordine degli Ingegneri, ha relazionato sull’attività della Fondazione stessa, mentre il tesoriere dell’Ordine, Michele Patumi ha illustrato il bilancio di previsione per l’anno 2025 che è stato poi votato e approvato all’unanimità dai presenti.








