Salvini: «Sono per il made in Umbria, chiederò una serie di cravatte rosse a Cucinelli»

Il vicepremier a sostegno di Tesei, con i ministri Giorgetti, Valditara e la Locatelli e il segretario umbro Marchetti, un po’ scherza e un po’ colpisce su Lepore e sulla «fantasia della magistratura che attacca Musk»

m.brun.

PERUGIA – Salvini: «Vi tranquillizzo: non abbiamo nessuna lite in corso con la magistratura, però ci rendiamo conto che ormai ci sono delle consuetudini. Volete che che non arrivi un’inchiesta della magistratura a una settimana dal voto? Ormai la aspettiamo come una puntata di Report contro di noi. Non si nega a nessuno. Lo capiamo. Vuol dire che continuiamo a dare fastidio», dice interrotto dall’applauso del Park hotel, dove parla con gli altri ministri della Lega, il segretario regionale Marchetti e la governatrice Tesei.
«Ma io sono sereno, pacifico – prosegue -, non sono come il sindaco Lepore che non riesce a condannare i violenti che hanno usato come bersaglio i ragazzi della polizia nella sua Bologna. Lepore invece di condannare I violenti se l’è presa col Governo che, secondo lui, aveva mandato 300 camicie nere a Bologna. Ecco un esempio di ragionamento farneticante. Dovrebbe rispondere la sanità, non la politica».
Chiusura sulla magistratura: «Quando sento l’associazione magistrati che oggi ha attaccato Elon Musk capisco che hanno una fantasia straordinaria. Ho deciso: non mi tolgo più la cravatta rossa che ho oggi, anzi ne chiederò una serie all’ottimo Cucinelli, una serie di cravatte rosse, perché io sono per il made in Umbria e le sue eccellenze».

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