M.BRUN.
PERUGIA – Ore 18.06. Entra la premier Giorgia Meloni accolta da un’ovazione. Antonio Tajani ferma il suo intervento per ripartire subito dopo: «Diamo speranze ai lavoratori, non garantiamo il posto a chi ha una tessera, cerchiamo di favorire chi intraprende e di farlo nel modo migliore. Perché sappiamo che piccola e media impresa, artigiani, commercianti, i professionisti, e il ceto medio in generale, sono la forza di questo Paese».
E poi un grande endorsement per Andrea Romizi «il sindaco che ha iniziato a vincere in questa Regione e a portare il cambiamento, l’idea di libertà insieme a progetti concreti. Perché Romizi veniva a Roma per chiedere cose per il territorio, non raccomandazioni. È questa la diversità tra noi e loro: noi ci battiamo per migliorare le condizioni della gente e per i nostri valori. Non per creare società asfittiche, burocrazie di partito. Loro non hanno più il centro, sono solo la sinistra. Loro erano una volta il partito dei lavoratori, ora i lavoratori scelgono il centrodestra, non i sindacati fondamentalisti». Conclusioni: «Chiediamo voti per Donatella Tesei a quel centro abbandonato da uno schieramento che è solo di sinistra, che è estrema. E in quel gesto che la candidata presidente loro che straccia il programma di centrodestra è la dimostrazione che non hanno nulla da dire, che non ha idee ma sa solo insultare».


