PERUGIA – Il freddo pungente non ha spaventato i sostenitori di Stefania Proietti.
Esterno della Città della domenica gremito per l’evento finale di campagna elettorale della sindaca di Assisi e presidente della Provincia di Perugia, candidata del campo largo di centrosinistra alla presidenza della Regione. Quella perugina è stata l’ultima tappa del tour di chiusura di Proietti, compiuto tutto a bordo di un treno. La prima è stata davanti all’ospedale di Terni in mattinata, con un presidio insieme alla segretaria del Pd, Elly Schlein, il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte e i leader di Alleanza Verdi Sinistra, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni. Altro step a Foligno, con un breve incontro alla stazione coi candidati della zona e i cittadini. Quindi, l’evento clou a Perugia. Sul palco, insieme a Proietti due amministratrici fresche di successo alle amministrative di giugno, la sindaca del capoluogo umbro, Vittoria Ferdinandi e la prima cittadina di Firenze, Sara Funaro. La Costituzione stretta tra le mani e l’ultimo appello prima del grande giorno. «Grazie perché mi avete chiesto voi di essere qua – ha detto Proietti – In 5 anni nonostante i tanti inviti l’assessore al turismo della nostra regione non è mai venuta ad Assisi e le città governante dal centrosinistra non hanno mai vinto un bando. É solo una nostra impressione o c’è qualcosa di altro dietro?». E riferendosi a Meloni: «Ha parlato di Assisi ma peccato che lei è stata la prima presidente del Consiglio a non mandare nessun rappresentate del governo per la prima volta dal 1939 alle celebrazioni del patrono Italia. Lei pensa di venire qua con la sua propaganda a comprare i nostri voti mentre con i tagli fatti ai Comuni dobbiamo ora capire dove tagliare e allora diciamo no. Diciamo anche no ad una presidente del Consiglio e a quella di Regione che si fanno una foto sullo stesso palco con uno come Bandecchi».












