Proietti si congeda da sindaca di Assisi. «Sono stati 8 anni meravigliosi, siamo diventati una famiglia»

La presidente della Regione lascerà la guida della città serafica il 30 dicembre. I saluti affidati a un lungo post sui social

ASSISI (Perugia) – La neo presidente della Regione, Stefania Proietti, saluta Assisi dopo 8 anni da sindaca.

La governatrice dal prossimo 30 dicembre – come previsto dalla normativa – non sarà più a capo dell’amministrazione della città serafica. I poteri, seguendo le indicazioni del Testo unico degli enti locali, passeranno al vicesindaco Valter Stoppini, che guiderà il municipio come facente funzione fino alle elezioni comunali che saranno celebrate nella primavera del 2025. Proietti ha affidato il suo commiato a un lungo post pubblicato sui social la sera di Natale.
La governatrice ha quindi parlato di «anni complessi, in cui sisma, pandemia e guerre ci hanno messo alla prova ma ci hanno al contempo resi più prossimi più vicini, e per questo i miei 8 anni da vostro sindaco sono stati meravigliosi, perché siete diventati tutte e tutti, nessuno escluso, la mia famiglia». Proprio lunedì scorso Proietti aveva anche ceduto il testimone in Provincia al vicepresidente dell’ente di piazza Italia, il sindaco di Passignano sul Trasimeno, Sandro Pasquali.

Il testo integrale del post di Proietti

Carissime concittadine e carissimi concittadini, in questi giorni i miei sentimenti di vero e proprio amore verso di voi e per la città e la comunità di Assisi sono diventati ancora più forti in me, e convivono con un affetto grande quanto l’Umbria, la nostra Regione, la Terra a cui apparteniamo, che ha scelto me per guidarla nei prossimi 5 anni.
C’è certo la gioia per un grande traguardo raggiunto, non da me sola ma da Assisi tutta, ma anche la nostalgia per ciò che questa conquista inevitabilmente comporta ovvero il fatto che io dovrò lasciare il mio servizio da vostro Sindaco prima della scadenza del mandato, ovvero il prossimo 30 dicembre.
Questo è, oggi, Natale 2024, lo stato del mio animo.
Il 29 novembre, giorno della festa di tutti i Santi dell’Ordine Francescano, sono stata proclamata Presidente della Regione Umbria. Un viatico più propizio, alla vigilia delle celebrazioni dell’Ottavo centenario francescano, non poteva esserci. Questa data è per me una cifra dell’impegno politico che cerco di esercitare, senza risparmiare tempo ed energie, ispirandomi ai valori fondativi del francescanesimo e questi valori, che abbiamo sempre condiviso con tutta la nostra Città, sono stati la mia guida in questi otto meravigliosi anni trascorsi da sindaca di Assisi. Anni complessi, in cui sisma, pandemia e guerre ci hanno messo alla prova ma ci hanno al contempo resi più prossimi più vicini, e per questo i miei 8 anni da vostro sindaco sono stati meravigliosi, perché siete diventati tutte e tutti, nessuno escluso, la mia famiglia!
I nostri valori, i valori di Assisi, ora più che mai cammineranno con me nell’impegno importantissimo che mi appresto a vivere al servizio del territorio e della comunità regionale, una famiglia più grande, più ampia, nella quale c’è Assisi, ci siete voi, ci siamo noi.
Solo rivedendomi nell’esperienza che abbiamo vissuto per rendere ancor più grande e moderna Assisi, riesco a congiungere il mio recente passato assisiate con il futuro prossimo umbro, senza fare un torto al primo e ponendomi completamente al servizio del secondo.
Assisi e l’Umbria sono un indistinto legame nello spazio e nel tempo, perché Assisi è autenticamente Umbra nella storia, nei cromosomi e nella civiltà, perché l’Umbria, tutta, ha in Assisi uno specchio fedelissimo della propria coscienza identitaria regionale.
Care concittadine e cari concittadini di Assisi, ognuno di noi in cuor suo sa quanto amore ci ha attraversato in questi anni. Il mio amore per voi, se possibile, in questo momento di transizione e’ più grande di quanto io lo possa aver reso grande in questi otto anni di mio mandato amministrativo.
Noi che conosciamo la bellezza di essere abitanti di Assisi ora poniamo questo sentimento al servizio dell’Umbria tutta che, per la prima volta della storia, ha scelto un assisiate, donna, alla sua guida. Siatene orgogliosi perché avete vinto voi, ciascuno di voi!
Così, oggi, Natale 2024, porto con me Assisi quasi in dono in qualunque atto dovrò adottare, in qualunque decisione sarà da prendere, in qualunque sede ci sarà da alzare la bandiera dell’unità regionale e nazionale.
E Assisi sarà una bandiera forte e poetica, un vessillo straordinariamente universale, un messaggio di fraternità pace e custodia del creato, un sigillo purissimo a salvaguardia del nostro futuro.
Nell’ufficio di presidenza della Regione , dal 29 novembre scorso, ho portato con me la Costituzione della Repubblica, il Cantico delle Creature e la cronaca del centenario del 1926, che rifulse da Assisi su tutta l’Umbria, la luce di San Francesco, il Santo del dialogo e della Pace, il custode del creato e il patrono d’Italia.
La guida nella democrazia e la luce per lo spirito, la pace, la fraternità, la conciliazione, un nuovo umanesimo.
L’Italia e l’Umbria. L’Umbria e Assisi.
Insieme, nel nome di San Francesco, sempre!
Ti amo Assisi, famiglia mia!
Ti amiamo Umbria, famiglia nostra!

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