TERNI – Il 2025 è stato salutato dai ternani, allo scoccare della mezzanotte, con almeno mezz’ora di fioco intenso. Migliaia di botti esplosi in tutte le zone della città, persino a ridosso del palco di piazza Ridolfi. Piazza tacito, piazza Solferino, piazza della Repubblica e corso del Popolo sono stati illuminati di fuochi accesi in strada e nei balconi.
Del tutto ignorata l’ordinanza firmata all’ultimo minuto dal sindaco Stefano Bandecchi, che nel corso della giornata del 31 dicembre ha deciso di limitare l’uso di petardi, girandole e raudi. Una disposizione per la verità davvero astrusa da interpretare e ancora più a applicare. Il provvedimento parla di divieto di esplodere fuori nel raggio di 200 metri di distanza da «soggetti più fragili e animali». Davvero difficile capire, al momento dell’accensione dei botti, se nelle vicinanze ci possano essere soggetti fragili. Anche questi difficili da identificare.
Così come non è semplice capire se nelle vicinanze ci siano cani o gatti.
Fatto sta che nessun rappresentante delle forze dell’ordine se l’è sentita di avventurarsi nel ginepraio dell’ordinanza, mostrando benevolenza e tolleranza verso tutti i ternani che hanno voluto seguire la tradizione dei fuochi di mezzanotte.
Tantissimi botti, insomma, nessuna multa. Qualche lamentela da parte dei padroni degli animali domestici, che come è noto risentono dei rumori dei festeggiamenti.
I fuochi di artificio non hanno invece intimorito l’assessora a turismo e cultura Michela Bordoni, che ha cantato e ballato sul palco scaricando la tensione accumulata nelle ultime ore, con il cambio location. Ai ternani, comunque, non è dispiaciuta la soluzione di piazza Ridolfi, che ha visto la presenza di almeno 2mila persone.
L’ordinanza del 31 pomeriggio:


