San Valentino. In centro tanti cuori in basilica tante spine

TERNI – In centro tanti cuoricini nel nome di San Valentino. Ma l’area della basilica che porta il nome del santo è un vero e proprio disastro. I lettori di Umbria7 segnalano  la contraddizione di questi giorni:  in piazza Europa abbondano i festoni rossi,  nella zona della basilica regna il degrado. «Il boschetto distrutto, il ponte con l’ ascensore spento, i bagni chiusi, la monnezza, l’illuminazione che avrà cent’anni, i San Pietrini che zompano sotto i piedi, nessun ufficio di accoglienza, nessuna guida turistica».

Già, l’ascensore che collega il parcheggio alla basilica non funziona,  la vegetazione non è sfalciata, la pubblica illuminazione non è  rinnovata. Eppure Palazzo Spada dice proprio di puntare su San Valentino per la promozione del territorio. A luglio 2024 passa anche l’atto di indirizzo di Danilo Primieri di lasciare le luminarie tutto l’anno nella strada che conduce alla basilica. Ancora prima, a febbraio 2024, vengono acquistate tre opere di Gasparro che «restituiscono un volto a Sal Valentino» – come sottolineò l’assessora alla cultura Bordoni. Che aggiunse: «Mi dispiace che un acquisto così importante, che peraltro non grava affatto sul bilancio del Comune, sia oggetto di polemiche». Non tutti apprezzarono il fatto che si erano spesi soldi pubblici per quadri di un artista contemporaneo. Quadri che finirono poco dopo a Siena, alla mostra di Giovanni Gasparro “Passioni in Campo”. In pratica l’amministrazione Bandecchi, con Bandecchi allora dimissionario,  acquista tre quadri e li presta al Comune di Siena. Ma quando saranno terminati i lavori di ristrutturazione dell’ex chiesa del Carmine – in ritardissimo – le opere andranno ad arricchire i già ricchi arredi dell’ex chiesa del Carmine. Con calma, tanto gli spazi dedicati alla cultura a Terni abbondano. La polemica, anche sui ritardi nella consegna di Palazzo di Primavera e, appunto, dell’ex Chiesa del Carmine.