A Terni neanche la festa del piccolo commercio

Le vie storiche di Perugia si trasformano in una grande vetrina a cielo aperto, la città di San Valentino rinuncia allo sbaracco

TERNI – Chi si preparava ad allestire lo stand delle occasioni nel tentativo di chiudere in bellezza una stagione dei saldi andata malissimo, dovrà organizzarsi diversamente. Niente sbaracco.  L’iniziativa commerciale che sembrava essersi ormai consolidata in città, salta per mancanza di adesioni, nonostante l’edizione di fine estate sia stata un successo. L’ultimo fine settimana di agosto 80 negozianti del centro non fecero altro che battere scontrini. Specie il sabato (31 agosto) sera. Specie quelli che sono restati aperti fino alle 23,30 approfittando dell’opportunità di mettere persino una o due  poltroncine antiche esternamente al locale. Non che il Comune abbia concesso la gratuità del suolo pubblico, ma trovò il sistema per far pagare giusto una sorta di chip (spese di segreteria per presentare una domanda cumulativa) agli organizzatori per garantire ad ogni attività due metri quadrati di sfogo esterno. Fu un lavorone presentare la mappa delle attività che avrebbero messo la propria merce in strada, ma ci si riuscì e furono tutti contenti.

Eppure questa volta a dire sì allo sbaracco in programma dal 28 febbraio al 4 marzo sono stati solo dieci: troppo pochi per mettere in moto la macchina organizzativa. Così la festa del piccolo commercio, che a Perugia ha assunto le dimensioni di un mini festival, a Terni non andrà in scena.

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