DI AURORA PROVANTINI
TERNI – Stefano Bandecchi ha costruito la sua immagine di Trump all’italiana anche sulle inchieste di Report. Ma l’ultima puntata della popolare trasmissione di Rai3 non l’ha presa bene davvero. Lo aveva detto Sigfrido Ranucci, che si era trovato di fronte alla promessa di prenderle dal patron di Unicusano, e lo confermano le minacce delle ultime ore.
Bandecchi, ormai, è scatenato. Accusa Sigfrido Ranucci di aver diffuso dati errati sull’università Niccolò Cusano, in particolare sulle retribuzioni ai docenti e sui contributi dello Stato. Sono giorni che Bandecchi è un fiume in piena. Ma nelle ultime ore è straripato. Sul suo profilo Instagram, dopo avere speso parole “soft” per il suo stile, dando solo dell’«imbroglione, del truffatore e del calunniatore» a Sigfrido Ranucci e del «capra» a Luca Bertazzoni, lancia una vera e propria disfida al conduttore di Report. Per il 26 aprile. Ranucci ha annunciato nei giorni scorsi il suo arrivo a Terni per presentare il suo ultimo libro, “La Scelta” edito da Bompiani, un inno alla libertà di stampa. Ma Bandecchi ha già urlato ai quattro venti dove «deve mettersi la libertà di stampa Ranucci» e soprattutto ha invitato il conduttore di Report a non presentarsi a Terni, perché sta organizzando un’ accoglienza a dir poco pessima.
Un classico della letteratura bandecchiana. Come dimenticare quella lanciata ad un cittadino aveva osato criticarlo su Facebook, al quale aveva dato appuntamento sotto palazzo spada per riempirlo di sputi. Ma Ranucci conferma il suo appuntamento ternano del 26 aprile. A Umbria7 conferma che le minacce di Bandecchi non gli fanno paura. Che dopo essere stato in zone di guerra, quelle di Bandecchi gli suonano come omeopatiche. Che con Report ha perlustrato in lungo e in largo l’ Italia e continua a farlo con occhio critico e indipendente.


