TERNI – «Non è colpa nostra, beh si un po’ di colpa il Comune ce l’ha. Non c’è nessun contrasto con la Federazione italiana di canottaggio, beh però tutte le cose messe in campo dopo una serie di interlocuzioni con la Fic per consentire lo svolgimento del Memorial D’Aloja in aprile, improvvisamente non erano abbastanza» (Schenardi). «La competizione è rimandata a ottobre, però dal 2026 in poi Piediluco potrà ospitare manifestazioni internazionali vere, altro che il D’Aloja» (Nannurelli). «Dopo che qualche spargitore di fango ha insinuato che i lavori sono in ritardo, dovevamo chiarire la complessità del cantiere» (Maggi).
Perciò la conferenza stampa con il racconto delle interlocuzioni con la Fic fatto dall’assessore Schenardi, la disamina sull’eccesso di vincoli ambientali a cui è soggetto il lago di Piediluco fatta dall’assessore Maggi, la descrizione dell’intervento innovativo che si sta portando avanti su un impianto sportivo che era ridotto ai minimi termini fatta da Nannurelli.
Chiarito una volta per tutte che la responsabilità del naufragio del Memorial D’Aloja non è del Comune «colpevole semmai di essere stato troppo disponibile con la Fic», con la quale andrebbe d’amore e d’accordo, il Memorial D’Aloja è rimandato a data da destinarsi e intanto le Nazionali che si stavano allenando per parteciparvi andranno a Sabaudia, dove è stata organizzata una manifestazione analoga.
Poco convinto dell’innocenza dell’amministrazione Bandecchi, Claudio Fiorelli (M5S): «La disastrosa gestione del Comune di Terni nell’organizzazione dei lavori di adeguamento al centro olimpico e paralimpico di Piediluco con i fondi del Pnrr ha prodotto un effetto disastroso, costringendo la Federazione Italiana Canottaggio a rinviare gare storiche come Meeting internazionale e Memorial D’Aloja. “Non è però possibile garantire gli standard richiesti per logistica, sicurezza e igiene a terra” l’impietosa sentenza della Federazione. Invece di procedere per fasi, la scelta è ricaduta su un unico, enorme cantiere che ha paralizzato tutto. Pessima organizzazione e controlli inesistenti, pare infatti che nei primi mesi ci fosse solo un operaio al lavoro. Nonostante la scadenza di consegna fosse fissata al 2026, la mancanza di una programmazione ha impedito il regolare procedere dei lavori. Tale condizione può portare anche all’impossibilità, in estate, di sfruttare la zona di balneazione da parte dei turisti, aggiungendo un ulteriore danno d’immagine a Piediluco. Il Comune, inoltre, non si è confrontato con le associazioni sportive, lasciandole senza un cronoprogramma e creando disagi a tutta la comunità. Il mancato svolgimento di eventi importanti come il Meeting internazionale e il Memorial D’Aloja, sono solo l’effetto visibile di un cantiere infinito che impedisce la normale attività sportiva e turistica. Chiediamo all’assessore Maggi e al sindaco Bandecchi di prendersi le dovute responsabilità per questa gestione inefficiente. Per la mancanza di programmazione, l’assenza di controlli e la mancata concertazione con le associazioni».





