Romi e il suo nuovo singolo “Miele”: «Parlo di liberazione, della dolcezza che travolge tutto» 

La cantautrice ternana si racconta tra sogni, speranze e obiettivi. L’INTERVISTA 

di ELENA CECCONELLI

TERNI – Giovane ma già con le idee ben chiare. Determinata, dedita alla musica, tanto che, come afferma lei stessa «canto da quando ne ho memoria, non esiste un prima e non ricordo una vita senza». Alessia Sbordoni, in arte Romi, è al suo terzo singolo. L’ultimo, in ordine temporale, ma il primo in ordine di scrittura, si intitola “Miele”. «Miele è liberazione, un’ appiccicosa dolcezza che mi porto dentro e che travolge tutto, nei buoni o nei cattivi pianeti.  Sono contenta dell’uscita di “Miele” perché come tutti i finali rappresenta per forza l’inizio di qualcosa di nuovo» racconta la cantautrice ternana. 

“Miele” si va ad aggiungere agli altri due  singoli usciti, in ordine Berlino e Vibrisse che Alessia racconta così: «Sono la risposta spontanea a ciò che ho vissuto negli ultimi tempi: c’è la confusione della crescita, c’è rottura, la pazienza e lo stupore di ricostruirsi meglio, c’è sfogo e la leggerezza di guidare e basta solo per ascoltare la propria libreria musicale.  I tre singoli sono frutto della collaborazione con Tommaso Cappanera, produttore ternano che ha saputo tradurre meglio di me le idee che avevo nella mia stessa testa». 
Sulla scelta artistica del nome la cantautrice spiega: « Romi è un alter ego, una valvola di sfogo necessaria che mi salva da un lavoro lontano mille miglia rispetto a Romi».

Alla domanda se abbia qualche sogno nel cassetto, qualche obiettivo già prefissato, Romi rimane molto con i piedi per terra, con la tenacia che la contraddistingue: «Le idee che sto avendo adesso le guardo in silenzio senza giudizio, da osservatore. Lascio fluire per vedere dove vanno. Di sicuro al momento, so solo che sono in arrivo alcune collaborazioni e non vedo l’ora che escano».

Foto di Federico Sciaboletta

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