Sul maxi sconto della tassa per l’occupazione di suolo pubblico è maxi giallo

Bandecchi annuncia una riduzione dell’80 per cento ma per le opposizioni serve una variazione di bilancio

TERNI – Solo il tempo dirà se si tratta di uno dei tanti annunci shock di Bandecchi oppure se questa volta il sindaco di Terni ha centrato l’obiettivo. E che obiettivo! La riduzione dell’80 per centro della tassa sull’occupazione di suolo pubblico.

Bandecchi l’ha sparata via social: bar, ristoranti, caffè , ma anche boutique  e ferramenta pagheranno l’80 per cento in meno per mettere i tavolini all’aperto.  Ma c’è il contro esame dell’opposizione. Orlando Masselli (Gruppo Misto), già assessore al bilancio della giunta Latini, mette sul piatto altri conti: «Per una riduzione così significativa del canone unico gli annunci lasciano il tempo che trovano. Occorrono atti amministrativi, perché, come dico sempre, nel pubblico si governa per atti. E al momento non risultano provvedimenti da parte della giunta o meglio ancora del consiglio comunale.  Per ridurre le tasse, ricordo,  serve un deliberato degli organi amministrativi: giunta e consiglio».

Una variazione di bilancio.  Perché se ci saranno meno entrate dalla tassa sull’occupazione di suolo pubblico dovranno corrispondere meno uscite in bilancio, peraltro già approvato.

Significa che le opposizioni sono contrarie alla riduzione delle imposte locali? «Assolutamente no – prosegue Masselli – noi abbiamo chiesto, a dicembre, al momento dell’approvazione del bilancio di previsione, che tutte le aliquote comunali venissero abbassate.  Ora si può fare perché  grazie al duro lavoro della giunta Latini siamo usciti dal dissesto finanziario. Anche ufficialmente. Ma appena due mesi fa il sindaco e l’assessore al bilancio Michela Bordoni ci hanno risposto che non lo volevano fare. Ci hanno detto che loro, in campagna elettorale, non avevano mai promesso la riduzione delle tasse comunali. Sono stati determinatissimi nel chiudere ogni possibile spiraglio. Adesso, invece, questo annuncio clamoroso».

Masselli è lapidario: «Invitiamo ancora una volta il sindaco a discutere sulla pressione fiscale a carico dei ternani. Gli annunci social non servono a niente. Occorre analizzare il bilancio e vedere cosa è realmente possibile fare. Il nostro augurio è che presto si arrivi ad una riduzione di tutta la tassazione comunale basata su conti in ordine e misure di rilancio per l’economia locale, ad iniziare dal commercio di vicinato e dai pubblici esercizi».

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