TERNI – Sei giorni di agonia per niente. Sanderson Mendoza, il giovane operaio di 26anni coinvolto nel grave infortunio in Ast, è morto nel tardo pomeriggio di domenica 16 marzo al Sant’Eugenio di Roma, dove era arrivato in condizioni disperate la sera di lunedì 10.
Di fronte ad una simile tragedia i lavoratori si fermano. Dalle 20 di domenica le maestranze di Tapojarvi e Ast incrociano le braccia fino alle 22 di lunedì 17. Contestualmente le Rsu di Ast con le segreterie territoriali estendono lo sciopero per tutto il personale diretto e delle ditte terze di Ast e Tubificio. «Intimiamo l’azienda a comunicare a tutti i capi servizio lo stop produttivo attivando sin da subito le procedure di messa in sicurezza dello stabilimento», la nota delle segreterie territoriali, le Rsu di Tapojarvi, le Rsu di Ast. Intanto la procura della Repubblica di Terni ha modificato l’ipotesi di reato: da lesioni colpose commesse in violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro a omicidio colposo. Le indagini dovranno chiarire le dinamiche dell’incidente e le eventuali responsabilità nella tragedia.


