DI MARCO BRUNACCI
PERUGIA – Elezioni per il prossimo rettore, un appuntamento di grande rilievo per l’Università, ma anche per gli equilibri del territorio. Ecco una breve guida ragionata al voto. Poche cenni semplici, lineari, comprensibili a tutti, per dire a cosa si va incontro
- Il decano Cardelli continua a non indire le elezioni. Difficile capire il perché. Le informazioni sono contrastanti: chi giura che sia colpa del Ministero, chi è convinto che ci sia qualcuno che ciurla nel manico. Ma in fondo è una cosa da poco. La data di primo e secondo turno non c’è, ma di sicuro entro il 30 giugno, in ogni caso, si deve conoscere il nome del nuovo rettore.
- L’altro mistero è la posizione del rettore uscente Maurizio Oliviero. Prima di Natale tutti giuravano sulla sua benedizione alla candidatura Marianelli, adesso ci sono dubbi. Per altro cinque anni fa si era certi che il suo naturale delfino fosse Daniele Porena. Oggi non più, ma non si sa il perché. Allora è utile spiegare le posizioni dei candidati.
- Iniziamo da Daniele Porena, considerato, al momento, il candidato che aggrega il maggior numero di consensi. Era il naturale sequel della bella favola di Oliviero, secondo una spiegazione lineare. Oliviero e Porena si erano presentati nella stessa squadra nel nome della assoluta autonomia dell’Università rispetto al potere politico, del reale rinnovamento, delle prospettive internazionali e digitali dell’Ateneo, delle qualità gestionali, dell’età relativamente giovane. Per chiarire meglio: Oliviero non era da considerare il primo rettore di sinistra dell’Università di Perugia (dopo decenni, forse secoli, di rettori di area democristiana, ma sempre e comunque alternativi alla sinistra della rossa Umbria), proprio come il delfino Porena non poteva essere considerato il rettore della destra. Per chiarire ulteriormente: il passato di consulente del presidente Bertinotti (Rifondazione comunista) non doveva essere considerato un impedimento per il rettore dell’autonomia dell’Università (che ha per altro collaborato correttamente con il territorio guidato dal centrodestra) e lo stesso discorso doveva valere anche per Porena. Come mai non più? Mah. Va aggiunto che come candidato rettore “di sinistra”, Oliviero perse malamente contro il non irresistibile Franco Moriconi, nella precedente corsa verso palazzo Murena.
- Il candidato Luca Gammaitoni è un fisico serio, un docente che può raccontare i suoi successi. E’ stato candidato capolista del Pd alle regionali nel 2019, indicato dall’allora leader del Pd umbro, Walter Verini. Come detto, Oliverio non è stato il primo rettore di sinistra dell’Università di Perugia, ora però potrebbe diventarlo Gammaitoni, il quale pare abbia l’appoggio, molto nell’ombra, anche dell’attuale prorettore, Fausto Elisei, e delle sue truppe anche se assai ridotte rispetto a qualche anno fa.
- Il secondo candidato della sinistra è Massimiliano Marianelli. La discesa in campo viene decisa a novembre e diventa di dominio pubblico i primi di gennaio su Umbria7. Nel continuo derby tra le due anime della sinistra, quella più ortodossa e quella che guarda al mondo cattolico, Marianelli conta per la seconda, anche se raccontano di un suo passato molto radicale. Al momento la sfida che si profila è Porena-Gammaitoni, ma Marianelli sta provando da settimane a recuperare. Ci riuscirà? Sembra possa contare sul sostegno di gruppi ritenuti importanti, ma non pare proprio capace di sfondare tra i singoli elettori, a partire dal corpo docente dell’Università. Alla fine avrà l’Udu, convertita – schwa o non schwa – a posizioni della sinistra cattolica, dalla sua parte? Mah, tutto da vedere.
- Restano da segnalare Carbone di Ingegneria e Signorelli di Economia. Faranno la loro parte al primo turno. Poi diventeranno importanti, se non determinanti, nel secondo round.


