La polizia locale non perdona: è guerra alle biciclette abbandonate

Cartelli affissi sulle due ruote informano dell’imminente rimozione

TERNI – La polizia locale non perdona. È guerra alle biciclette abbandonate sparse per tutta la città. Davvero troppe. Legate alle saracinesche dei negozi chiusi da anni, ai pali della luce, alle tubature del metano, ai discendenti delle grondaie di palazzi storici, persino ai cestini dei rifiuti.  

Nelle ultime settimane gli agenti della polizia locale hanno perlustrato tutte le vie del centro. Hanno invitato commercianti e residenti a rimuovere le due ruote arrugginite qualora fossero di loro proprietà, poi hanno affisso un cartello che comunica l’imminente ritiro.  Decine di fogli di carta lasciati sui cestini, sui manubri e su quello che resta delle biciclette in evidente stato di abbandono. Bloccate da lucchetti e catene ma senza sellini, a volte addirittura senza ruote.

In alcuni casi vere e proprie carcasse, sopravvissute ai vandali e ai ladri: c’è rimasto solo il telaio. Uno spettacolo riscontrabile nella zona della stazione ferroviaria, nei vicoli e nelle vie principali del centro. Tre in corso Vecchio, due in via Aminale, una in piazza Duomo. Altre in via Goldoni, via De Filis, via dei Castelli, via Angeloni e piazza Solferino. Uno spettacolo in effetti indecoroso, che dà il senso di una città rottamata. Alle prese con la ferraglia. La rimozione – a dieci giorni dall’avviso – sarà a cura del nucleo di vigilanza ambientale della polizia municipale. Lo stesso che, sempre nelle ultime settimane, ha a che fare con i mucchi di rifiuti abbandonati nelle zone Clai, Mercato, Cairoli. Una guerra contro il mancato decoro che ha portato anche all’ordinanza che obbliga i titolari di locali sfitti di tenere pulite le vetrine. «La scelta di intervenire con un’ordinanza proprio ora – disse l’assessora al Commercio, Stefania Renzi, ad inizio febbraio – sta nel recepimento dell’input di molti operatori del settore turistico per accentuare l’attrattività della città in questo particolare periodo, pertanto vogliamo fare di San Valentino anche un punto di partenza per lanciare un’azione di decoro da portare avanti sempre». Tanto che il divieto a tenere sporco un locale sfitto, introdotto con l’ordinanza in vigore dal 12 febbraio, entrerà nel regolamento di polizia locale.

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