Le transenne che fanno da arredo urbano

Da mesi, nel cuore della città, buche e voragini presiedute dalla segnaletica di metallo. LE FOTO

TERNI – Sono mesi. Sono cinque messi esatti che nel cuore della città ci sono transenne metalliche a segnalare buche e voragini. Situazioni di pericolo rilevate e non ripristinate.

In vico dell’Arco, lato chiesa di San Pietro, dove passano ogni mattina decine di bambine e bambini e di ragazze e ragazzi delle scuole materna ed elementare Mazzini,  c’è davvero una voragine. Transennata da ottobre.   In corso Tacito, la via dello struscio,  all’altezza di Palazzo Montani Leoni, il porfido è saltato poco dopo gli interventi “riparatori” in vista del Ciccolentino.  L’ufficio manutenzioni  di Palazzo Spada non ha saputo fare altro che mettere  una transenna sopra la basola mancante. L’obiettivo, in pratica scongiurare che qualcuno si faccia male. Non certo di riparare il danno.

Una transenna che sembra destinata a fare da biglietto da visita per la mostra sull’Impressionismo, che la Fondazione Carit si appresta ad inaugurare.  I 40mila visitatori attesi potranno ammirare le opere di Degas, Monet, Manet, insieme allo stato di degrado di corso Tacito.

Le auto in sosta selvaggia la fanno sempre da padrona. La bella aiuola rimasta orfana del pino marittimo lo scorso luglio è ancora spoglia, la pavimentazione di pregio. E poi c’è quella transenna con che dalla fine di febbraio fa bella mostra di sé.   A questo punto è davvero il caso di domandarsi che fine abbiamo fatto i 17 operai che il sindaco Bandecchi ha voluto assumere proprio per assicurare le piccole manutenzioni.

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