L’incredibile scoperta: «Ha strozzato il padre». Una 43enne di Foligno finisce in carcere

Il cadavere in decomposizione, la richiesta di aiuto e poi la verità: accusata di omicidio la figlia dopo oltre due settimane

FOLIGNO (Perugia) – Avrebbe strozzato il padre, trovato in stato di composizione nella sua casa. E lei finisce in carcere dopo oltre due settimane dalla scoperta. Domenica mattina infatti i carabinieri della Compagnia di Foligno hanno eseguito il fermo d’indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica di Spoleto nei confronti di una 43enne, ritenuta responsabile di omicidio aggravato commesso in danno del padre convivente 75enne.   

Lo scorso 14 marzo i carabinieri sono intervenuti all’interno dell’appartamento dove la donna conviveva con il padre, a seguito di segnalazione del medico curante che aveva constatato il decesso dell’uomo su richiesta della stessa figlia, rilevando un anomalo stato dei luoghi (dovuto a un disordine diffuso e all’assenza di segni di effrazione che potessero far pensare all’ingresso di estranei in casa) e un avanzato stato di decomposizione del cadavere, diversamente dalle indicazioni della donna che faceva risalire la morte alla notte precedente.  Preliminari accertamenti sul posto, rendevano necessari ulteriori approfondimenti per circostanziare tempi e cause del decesso.  Su disposizione della procura della Repubblica di Spoleto, nell’abitazione è intervenuto per un “sopralluogo tecnico” personale specializzato della Sezione Investigazioni Scientifiche del Reparto Operativo di Perugia che procedeva al sequestro dell’immobile, . 
La stessa autorità giudiziaria, in ragione delle iniziali evidenze, ha disposto inoltre l’esame autoptico sulla salma, all’esito del quale è stato escluso il decesso per cause naturali, attribuibile – invece – ad una azione violenta di “strozzamento”.  In relazione alle constatazioni tecniche, avvalorate da altri riscontri disposti dall’organo inquirente, è stato decretato il fermo della donna, rintracciata dai militari dell’Arma in una struttura ricettiva del posto. La donna è stata portata nel carcere di Capanne.

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