Morte in Ast/Confronto ok, lo sciopero della sete salta

Faccia a faccia tra la presidente Proietti e l’ex assessora all’ambiente Aniello: «Mi ha convinta»

 
TERNI – Una protesta drammatica per sottolineare quello che è già di per sè drammatico: la morte di un operaio di appena 26 anni. Divorato dalle fiamme. Il sit in di Mascia Aniello sotto la sede della Regione Umbria è durato meno di un giorno. L’ex assessora all’ambiente della giunta Bandecchi protestava contro le autorizzazioni ambientali rilasciate a Tapojarvi, la società che si occupa della lavorazione delle scorie  e che era il datore di lavoro di Sanderson Mendoza, la vittima. La Aniello, da giorni, sostiene che occorre ritirare a Tapojarvi l’autorizzazione di impatto ambientale, in quanto la procedura adottata per il trattamento delle scorie non è sicura e non rispetta l’ambiente. Poi annuncia, e inizia lo scipero della sete, che interrompe il giorno dopo.


«Forse c’è ancora speranza di riportare verità e giustizia – dichiara Mascia Aniello – dopo la morte annunciata di Sanderson Mendoza, martire delle Acciaierie di Terni. Nel corso del lungo colloquio intercorso con la presidente di Regione Umbria, Stefania Proietti ha manifestato forte coinvolgimento personale e politico. Siamo dinanzi a un perimetro delimitato di questioni critiche, oggetto di approfondimento tecnico.La fermezza e le competenze espresse dalla Presidente di Regione mi convincono a interrompere lo sciopero della sete, in attesa di sue determinazioni»

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