TERNI – Per settimane il boccino delle operazioni è stato nelle mani di destra e sinistra, senza riuscire a quagliare un qualunque tipo di accordo per la successione della Pernazza, la presidente della provincia eletta in Regione.
Uno scambio di “scartine” e di due di briscola, che non ha prodotto alcun effetto. Ma ecco l’asso: Stefano Bandecchi, che sembrava confinato ad un ruolo marginale e che invece, per le incapacità dei partiti tradizionali, è il dominus nella corsa per la presidenza della Provincia. Al sindaco di Terni è bastato spargere la voce di aver raccolto le 61 firme che servono per presentare la propria candidatura. Firme che in verità al momento nessuno ha visto, ma che Bandecchi giura di aver raccolto addirittura in maniere eccedente. Dato che su 400 e passa, tra sindaci e consiglieri comunali, Bandecchi ne ha solo 20, è chiaro che avrebbe raccolto firme sia nei gruppi misti, sia a destra che a sinistra. Come è noto, a votare sono i sindaci e i consiglieri dei singoli Comuni, essendo una elezione indiretta. La forza di Bandecchi consiste nel fatto che nessun altro schieramento, al momento, ha un candidato unico sul quale convogliare i propri consensi. Il centrodestra, che in Provincia sarebbe maggioranza, è diviso tra la candidatura di Roberta Tardani (sindaca di Orvieto) e Giuseppe Malvetani (sindaco di Stroncone). La sinistra di candidati ne ha tre: il sindaco di Arrone Fabio di Gioia, quello di Narni Lorenzo Lucarelli e, come se non bastasse, il sindaco di Guardea Giampiero Lattanzi, vecchio volpone democristiano che ha già guidato la Provincia con il Pd. Destra e sinistra avrebbero comunque bisogno dell’appoggio di Bandecchi. Il sindaco di Terni, se è vero che ha raccolto firme in abbondanza, potrebbe già aver trovato sottobanco sostenitori trasversali a sostegno della sua candidatura. L’8 e il 9 marzo si vedrà se Bandecchi presenterà davvero la sua lista o se avrà stretto accordi con la destra o la sinistra, magari mettendo sul piatto la presidenza del Servizio Idrico Integrato. Nelle ultime ore, sempre per la corsa alla Provincia, è circolata la voce di una intesa tra Fratelli d’Italia e Bandecchi, che vedrebbe addirittura la regia del senatore Zaffini. Ma sembra più uno scherzo di carnevale.


