PERUGIA – Si è svolto all’istituto San Francesco il primo seminario di pedagogia genitoriale, un momento di confronto su temi fondamentali per il benessere emotivo e psicologico dei ragazzi.
L’istituto, da sempre attento alla salute dei suoi studenti, ha promosso questo evento con l’obiettivo di prevenire e contribuire all’accettazione delle emozioni, della sofferenza e dei disturbi comportamentali e alimentari.
L’incontro, guidato dalla psicologa Francesca Sorbera, ha trattato argomenti cruciali come la paura del fallimento, la gestione delle emozioni, il rapporto con la sofferenza e dei disordini e disturbi alimentari. Questi temi verranno approfonditi con gli studenti il 24 e 26 marzo, per offrire loro strumenti concreti di consapevolezza e prevenzione.
Uno degli argomenti affrontati è stato quello dell’alessitimia, ovvero la difficoltà di riconoscere ed esprimere le proprie emozioni. Aiutare i ragazzi a sviluppare un linguaggio emotivo chiaro e consapevole è uno strumento di prevenzione fondamentale per il loro benessere psicologico.
La paura del fallimento è una delle principali fonti di ansia per i ragazzi, in una società che spesso enfatizza il successo come unico obiettivo, è essenziale insegnare che fallire fa parte del percorso di crescita. Prevenire l’insorgere di un’insicurezza paralizzante significa aiutare i giovani a sviluppare una mentalità resiliente, in cui gli errori non siano vissuti come un “danno irreparabile”, ma come opportunità di apprendimento e crescita.
Uno dei temi più delicati trattati è stato quello dei disturbi alimentari, in forte crescita tra gli adolescenti. L’alimentazione è spesso il riflesso di un disagio interiore e può trasformarsi in un modo per controllare le emozioni o esprimere un malessere non verbalizzato.
Un altro punto cruciale del seminario è stato l’invito ai genitori a non nascondere ai figli le difficoltà della vita, ma a condividerle con loro. Spesso, proteggere eccessivamente i bambini e i ragazzi dalla sofferenza impedisce loro di sviluppare strumenti utili per affrontarla in futuro. Un’educazione basata sulla realtà, senza drammatizzazioni ma nemmeno eccessive protezioni, aiuta i giovani a diventare adulti più forti e consapevoli. Si è discusso anche dell’importanza di distinguere tra uso e abuso in diversi ambiti della vita quotidiana, come l’alimentazione, la tecnologia e le abitudini personali. Comprendere questa differenza permette di intervenire tempestivamente, prevenendo la trasformazione di un comportamento rischioso per la salute fisica e mentale.
Infine, il seminario ha posto l’attenzione sull’importanza di educare alla compassione (con pathos), ovvero la capacità di stare accanto all’altro senza negare la sua sofferenza, ma accettandola con empatia e supporto. Questo approccio non solo aiuta i ragazzi a costruire relazioni più profonde, ma li rende anche più consapevoli del valore della solidarietà e della vicinanza emotiva.
Durante l’incontro, è stato dato ampio spazio all’interazione tra i partecipanti e l’esperta, favorendo il confronto diretto e la condivisione di esperienze. Questo dialogo aperto ha permesso di affrontare i temi trattati in modo più approfondito, offrendo spunti pratici per la gestione delle difficoltà emotive.
Il seminario ha evidenziato l’importanza di un intervento precoce e di un’educazione emotiva consapevole, fondamentali per aiutare i ragazzi a sviluppare strumenti sani con cui affrontare le sfide della vita e costruire un futuro più sereno e consapevole.
Grazie all’Istituto San Francesco, da sempre attento al benessere emotivo e psicologico dei suoi studenti, e alla guida esperta della dottoressa Sorbera, questi temi saranno approfonditi direttamente con gli studenti il 24 e 26 marzo, offrendo loro un’importante occasione di confronto e crescita. Inoltre, nei mesi di aprile e maggio, sarà attivo uno sportello d’ascolto e verranno organizzati lavori di gruppo sulle emozioni, per continuare il percorso di consapevolezza e supporto.


