M.BRUN.
PERUGIA – Finalmente è arrivato l’annuncio: l’Università di Perugia voterà per il nuovo rettore il 4 giugno, con ballottaggio fissato per il 17.
Lo ha reso noto il decano dell’Ateneo, professor Cardelli, che ha fissato nel 15 aprile il termine ultimo per presentare le candidature.
Essendo il termine per la fine delle operazioni elettorali il 30 di giugno, si è deciso di arrivare proprio sul filo di lana.
Meglio per la candidatura uscita solo a novembre scorso, quella di Marianelli, che doveva essere la sorpresa vincente nello sprint tra Gammaitoni e Porena, con Carbone e Signorelli protagonisti solo al primo turno.
Carbone e Signorelli porteranno le loro proposte, presumibilmente, il 4 giugno ma dovrebbero avere un limitato consenso nei rispettivi ambiti (Ingegneria ed Economia). Diventeranno poi fondamentali nel secondo turno.
Ma la battaglia dovrebbe essere ancora quella tra Porena, la cui avventura è iniziata col manifesto dell’autonomia dell’Ateneo, dichiarato fuori dalle logiche politiche, che ha portato al successo l’attuale rettore, Maurizio Oliviero, che però si è perso nell’ultima fase del suo mandato. Porena prosegue quel progetto, ma con l’attuale rettore ormai i rapporti si sono azzerati.
Gammaitoni, che ha già presentato la sua candidatura, docente di fisica, potrebbe diventare il primo rettore di sinistra di Perugia, dopo una storia che è stata di rettori moderati da sempre.
Gammaitoni fu candidato dal commissario umbro del Pd, Verini, capolista del partito nelle regionali 2019.
Ecco quindi Marianelli: la sua discesa in campo, studiata per sorprendere da sinistra, Gammaitoni, e fare scacco a Porena, non ha finora avuto tra i docenti il successo sperato.
Sinistra ufficiale contro sinistra corsara: il derby annunciato potrebbe finire per avere un solo obiettivo, quello di sbarrare la strada al giurista Porena, considerato la logica prosecuzione del progetto dell’autonomia che portò Oliviero al successo, dopo la sua sonante sconfitta con Moriconi qualche anno prima, quando si presentò come candidato portato dalla sinistra.
La sfida sarà senza esclusioni di colpi. La posta in gioco è elevata. Il potere politico regionale ha tanti interessi nell’Università. E il programma per salvarne l’autonomia sarà messo a dura prova. Comunque: si parte. Gammaitoni ha già presentato la sua candidatura, gli altri lo faranno nel corso della settimana. Allacciare le cinture di sicurezza.


