Baravai festival/Stesso nome, format diverso

La cooperativa Le Macchine Celibi annuncia «nuovi contenuti e modalità dell’edizione 2025» per la rassegna all’anfiteatro Romano

AURORA PROVANTINI

TERNI – «Baravai non salta». La cooperativa Le Macchine Celibi assicura che il festival all’anfiteatro Romano si farà a partire dal 14 giugno. Non dice di aver licenziato i direttori artistici in questi giorni – proprio nel bel mezzo della costruzione del cartellone estivo – e non specifica neppure che festival sarà. Certo non lo stesso che ha registrato 100mila presenze ogni anno, a parte il 2020 (70mila), e non con lo stesso format. Quello, per intenderci, che ha ospitato (nella sezione Degustazioni musicali)  artisti internazionali come Agnes Obel, Timber Timbre, Lori Goldston,  senza tralasciare gli italiani Cosmo, Pop X o Ditonellapiaga  (Baravai Music), Drusilla Foer e Michela Giraud (Baravai Comedy), solo nel 2022, non torna più.

La richiesta di rettifica della cooperativa Le Macchine Celini: «Leggiamo con stupore la notizia da voi riportata, infondata, che “salta il Baravai”. Il Festival Baravai non sparisce: sono invece in corso col Comune e con i tecnici gli incontri per definire i contenuti e modalità dell’edizione 2025. Possiamo anticipare fin d’ora che l’Anfiteatro e il giardino antistante apriranno al pubblico per gli eventi estivi dal 14 giugno prossimo, e che ci saranno novità di rilevo. Il Baravai Festival è una iniziativa della Cooperativa le Macchine Celibi, soggetto gestore dell’Anfiteatro romano nell’ambito della concessione di Musei e Teatri di Terni, e dunque l’unico soggetto che ha titolo in merito è la cooperativa».

Dopo cinque di edizioni sold out, Baravai cambia. Via il vecchio format e via i direttori artistici. Ma, «Non salta».

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