Ceci (Azione): «Atti difficili da capire, ma dialogo ancora possibile»

Il complesso rapporto dei calendiani con il centrosinistra in vista delle amministrative

PERUGIA – «In vista delle prossime elezioni amministrative del 25 maggio nella Provincia di Perugia, desideriamo condividere una riflessione con cittadini, elettori e alleati, nel pieno rispetto della trasparenza e della correttezza che da sempre contraddistinguono il nostro operato»: comincia così lo sfogo del segretario provinciale perugino di Azione, Mirko Ceci.

«Come segretario provinciale di Azione a Perugia – prosegue – sento il dovere di stigmatizzare il comportamento adottato dalla coalizione di centro-sinistra nei confronti del nostro partito. Senza volontà di polemica, ma con spirito di chiarezza, dobbiamo purtroppo constatare un atteggiamento quantomeno discutibile, che varia a seconda delle contingenze e delle convenienze».
E ancora: «Nonostante i ripetuti segnali di apertura e dialogo lanciati da Azione a livello regionale e, in particolare, provinciale – con un percorso di confronto cercato e costruito nel tempo anche dai nostri rappresentanti locali in Alto Tevere – ci siamo trovati di fronte a un netto rifiuto di inclusione nella lista per le elezioni amministrative di Monte Santa Maria Tiberina, sebbene ci venga riconosciuto informalmente un valore elettorale “gradito”. Una posizione che sembra derivare da una percezione di risultato già acquisito da parte di alcuni alleati, e che ci lascia perplessi sul piano del rispetto politico e della coerenza con gli impegni assunti».
Afferma ancora Ceci: «Diversa, ma solo in parte, la situazione ad Assisi, dove la difficoltà nel reperire candidature e la presenza di un numero maggiore di liste hanno aperto, seppur timidamente, uno spiraglio di collaborazione anche nei confronti del nostro partito. La nostra comunità politica si è trovata disorientata di fronte a queste dinamiche poco comprensibili. Un confronto interno è in corso, anche alla luce delle posizioni espresse da alcuni esponenti del nostro gruppo politico che, pur lodando l’iniziativa, si sono espressi senza considerare pienamente il quadro generale».
Conclude l’esponente calendiano: «Rimaniamo convinti che il dialogo tra forze riformiste e democratiche sia ancora possibile, ma non può basarsi su esclusioni preconcette o logiche di convenienza. Azione continuerà a lavorare per costruire un’alternativa credibile, fondata sul rispetto reciproco, sulla trasparenza e sulla serietà dell’impegno civico».

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