TERNI – Il PalaSì, in piazza della Repubblica, blindato per la presentazione dell’ultimo libro del procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, “Una cosa sola. Come le mafie si sono legate al Potere”.
Giovedì pomeriggio unità cinofile, ampio schieramento della polizia di Stato e la super scorta, con tre auto blindate, per garantire la sicurezza di un magistrato da tempo esposto contro la criminalità organizzata. Ma a colpire, soprattutto la platea. Tra le tante personalità, volti noti o emergenti. In prima fila Sauro Pellerucci, il proprietario del PalaSì che secondo i bene informati sarebbe il candidato a sindaco – tra due anni – dell’ala riformista del Pd. A ricevere il super magistrato è stato Eros Brega, l’ex presidente del consiglio regionale e grande motore di Terni Domani, l’associazione che raccoglie i riformisti ternani. L’ex Margherita, in queste settimane, è davvero superattivo, galvanizzato dalle ultime operazioni condotte in porto nell’ambito politico e amministrativo. Riconducibile a Brega l’accordo che alla SII ha visto il trionfo di Ap, con pezzi del Pd e della Lega. In particolare, Brega ha messo la targa sulla figlia del sindaco di Guardea Giampiero Lattanzi, Maria Vittoria Lattanzi, che nella vita di tutti i giorni fa l’insegnante e che ora siederà nel consiglio di amministrazione dell’importante azienda pubblico-privata. Così come c’è lo zampino di Eros Brega nel precedente successo di Stefano Bandecchi in Provincia, dove il sindaco di Terni è diventato presidente grazie anche al sostegno di alcuni piccoli Comuni nei quali il Dio dell’Amore è visto con estrema simpatia.


