TERNI – Domenica primo giugno, alle ore 17, 30 al teatro Secci, la prima rappresentazione del musical “Guarda il sole come splende” dedicata alla figura del venerabile Giunio Tinarelli e alla città di Terni, promossa dalla Pastorale Giovanile diocesana.
L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti. L’opera originale è stata realizzata interamente nelle scenografie, nella storia, nelle musiche, nei testi sia parlati che musicati, da un gruppo di giovani della città, con il contributo di alcuni professionisti: Matteo Corrado, Simone Alicata, Amelio Carosi e Ilaria Flumini.
«Un’opera centrata su Giunio Tinarelli – spiega don Luca Andreani, direttore della Pastorale Giovanile della diocesi – e che presenta anche la nostra città nelle sue particolarità, bellezza e potenzialità». Un’opera alla quale hanno collaborato circa 25 giovani e professionisti che con le loro varie professionalità hanno aiutato i ragazzi a entrare nei ruoli, nell’arte della recitazione, nelle scenografie. «Da un anno e mezzo stiamo lavorando a questo progetto con i ragazzi dai 14 anni in su – spiega don Luca Andreani – che stanno facendo una bella esperienza che li unisce nelle loro diversità, che li ha legati d’amicizia e sta creando un gruppo, proprio sullo stile di Giunio Tinarelli, cresciuto in oratorio al Duomo di Terni, ricco di un’esperienza che ha condiviso con tanti altri, debordando la sua esperienza di relazione con gli altri ma anche con Dio attraverso la fondazione del CVS centro volontari della sofferenza, e l’accoglienza e il rilancio del nostro territorio dell’Unitalsi e con i pellegrinaggi a Loreto e a Lourdes, dove non solo persone abili e tranquille ma anche persone in gravi difficoltà, con il sorriso e con la gioia nel cuore hanno vissuto grandi avventure e novità di vita».
Giunio Tinarelli nasce a Terni il 27 maggio 1912. E’ battezzato di nascosto a causa della forte avversione del padre per la Chiesa. A 16 anni va a lavorare alle acciaierie come aggiustare di locomotive dei treni, in un ambiente umido e pervaso da gas tossici. Dopo nove anni di lavoro, all’età di 25 anni, gli viene diagnosticata la poliartrite reumatoide, malattia che lo costringerà a letto immobile, dove resterà per ben 18 anni. Nonostante la terribile malattia, si impegna fortemente nella vita cristiana, come attività dell’Unitalsi (la cui sezione ternana fonda nel 1948) e con il Centro volontari della sofferenza. Sorride anche in mezzo ai bombardamenti del 1943 e diventa un punto di riferimento per la città, proprio per la sua capacità di consolare gli altri e sostenere le sofferenze del prossimo con la parola, il sorriso, la fede.


