AURORA PROVANTINI
TERNI – «Il Comitato delle famiglie del centro storico non esiste». A due anni dalla sua costituzione, il 16 giugno 2023, il vice sindaco Riccardo Corridore lo disconosce. Dice che la modalità di costituzione non vale, nonostante ci si possa ancora inscrivere anche online sulla piattaforma https://forms.gle/7LXH38ADmKeciCga7 . Ed evidenzia: «Possibile che dei 143 che dicono di essere, non ce ne sia stato uno disponibile questa mattina?». La mattina è quella di mercoledì 28 maggio e la circostanza sarebbe stata l’incontro pubblico tra i rappresentanti delle famiglie dei residenti, l’assessore competente Iapadre, il vice sindaco Corridore, i dirigenti Nannurelli e Carloni, i gruppi consigliari, fissato meno di 24 ore prima. Palazzo Spada convoca il Comitato alle 13,24 di martedì 27 per le 10,30 di mercoledì 28, il Comitato informa dell’impossibilità a partecipare «per evidenti motivi tempistici che ci impediscono di coadiuvare impegni lavorativi e personali legati ad un così breve preavviso», l’amministrazione Bandecchi trasforma l’incontro in conferenza stampa. Nessuno spostamento di data, solo la presa d’atto che «nessuno dei 143 si è presentato». Corridore va all’attacco del Comitato: Ahiaiai, «Non è la prima volta che questo fantomatico Comitato non si presenta». Ad ogni modo l’oggetto dell’incontro, la vivibilità del centro storico con un focus sui parcheggi, ha attratto un ingegnere in pensione che si era già palesato agli amministratori da gennaio 2024 ad oggi. Marco Stentella si presenta – è uno solo ma contrariamente al Comitato vale per Corridore – elenca le volte che ha contattato l’amministrazione per segnalare e documentare l’assenza dei parcheggi per disabili, alcuni tutto il santo giorno e la notte occupati da chi non ne ha diritto, altri scomparsi (trasformati in parcheggi per residenti), ricorda di avere speso 300 euro per realizzare 6 volumetti corredati di foto a colori per rappresentare il problema e suggerire soluzioni all’amministrazione, di non aver mai ricevuto un cenno di risposta. «Sono un ingegnere, ho lavorato in Giappone, dove alle persone con disabilità rendono la vita semplice e persino i taxi applicano il 30 per cento di sconto, ho due persone in famiglia con la 104, so quali sono le carenze in città e mi metto a disposizione dell’amministrazione con professionalità, a titolo gratuito, per renderla migliore».
Marco Stentella denuncia una situazione di completo abbandono dei posti per disabili: «In via Corona ce ne sono 7 senza un cartello, sono normalmente occupati dalle stesse autovetture, i cui proprietari sono consapevoli al mille per mille che non gli verrà fatta nessuna multa proprio perchè manca la segnaletica verticale. Ho letto da qualche parte che a Terni sono stati aumentati i parcheggi per disabili, e sono qui per dimostrare il contrario. In largo dei Banderari, ad esempio, c’erano 5 parcheggi per disabili, lo so perché grazie a quegli stalli riuscito ad accompagnare nella parrocchia di San Cristoforo. Beh, quei posti sono stati consegnati ai residenti. Uno, addirittura, è stato circondato da fioriere e ora ospita i tavolini di un bar. In via Fratti ce ne erano due che le mamme degli studenti con disabilità fisiche usavano per lasciare e riprendere i figli al Galilei, alle ex officine Bosco, dove si fanno i permessi posti per disabili, zero».




