La voce di Cinzia Fabrizi manda in tilt Stefano Bandecchi

Nuove intemperanze verbali del primo cittadino su un intervento della consigliera del gruppo Misto. IL VIDEO

TERNI – Non bastava il latrato di un cane. Mesi fa, Stefano Bandecchi, in merito ad in intervento della consigliera comunale del gruppo Misto, Cinzia Fabrizi, aveva replicato abbaiando nell’aula del consiglio comunale. Lunedì (12 maggio) mattina, invece, il primo cittadino non è ricorso ai versi di un animale a 4 zampe ma ha utilizzato un brutto vocabolario a due zampe: «Quando urla la sua voce fa più schifo del solito», ha detto il sindaco riferendosi alla consigliera che aveva osato criticarlo.

Non c’è che dire. Quando Bandecchi sente la voce della Fabrizi, perde i freni inibitori e apre il gas delle parole triviali. La parola «schifo» non è passata inosservata. La stessa Fabrizi ha risposto – per fatto personale,  nell’ambito de dibattito in consiglio comunale –  e poco dopo ha abbandonato l’aula visibilmente contrariata.  Un’assenza che non ha impedito a Bandecchi di continuare a polemizzare, seppure con un linguaggio più civile, con la consigliera comunale. Tutto questo davanti ad ventina di studenti delle scuole medie superiori, che nell’ambito di un progetto di educazione civica hanno assistito al consiglio comunale di Terni. Davvero maestro di vita. Bandecchi, non contento, si è rivolto direttamente agli studenti: «Cari ragazzi,  imparate a votare persone intelligenti, perché ci sono dei professori (il riferimento è alla Fabrizi, preside dell’ITT Allievi Sangallo, ndr) che pur essendo abilitati all’insegnamento non dovrebbero insegnare nelle nostre scuole».

Nel pomeriggio, a dare manforte a Cinzia Fabrizi è arrivata la consigliera regionale del  Pd, Maria Grazia Proietti che, pur essendo lontana  politicamente dalla Fabrizi, ha voluto esprimerle vicinanza e solidarietà. «Ancora una volta il sindaco Bandecchi ha trasformato l’aula consiliare in un ring personale – l’intervento della Proietti – insultando la consigliera Cinzia Fabrizi con parole oltraggiose che, ancora una volta, offendono l’intera comunità cittadina. Io non posso accettare che il primo cittadino, chiamato a garantire decoro e rispetto delle istituzioni, continui a scadere in comportamenti volgari e aggressivi. Più volte ho espresso preoccupazione e rammarico per la sua deriva verbale e l’abbrutimento del confronto politico che ne deriva, prima da consigliera comunale e poi da consigliera regionale, ma innanzitutto da cittadina. Non posso più tollerare che Terni continui a finire sulle cronache nazionali per le sparate inopportune del suo sindaco. Questo danneggia l’immagine della nostra città e mortifica il lavoro di chi, in maggioranza o in opposizione, pone impegno e prova a occuparsi seriamente dei problemi reali. Chiedo alla maggioranza che lo sostiene di condannare una volta per tutte, senza riserve, questa modalità offensiva e inappropriata e di chiedere le scuse del sindaco alla consigliera Fabrizi e alla città, che io stessa pretendo e che tutti i cittadini aspettano.

Non mi sono mai fatta intimidire da chi scambia il ruolo istituzionale per un palcoscenico di insulti. Continuerò a lavorare perché Terni torni a essere conosciuta per la sua laboriosità, il suo tessuto produttivo resiliente e innovativo e la sua comunità coesa, non per gli eccessi di chi dovrebbe rappresentarla con dignità». 

 
Bandecchi alla Fabrizi: «Certe persone come lei sono pericolose in politica. Quando urla la sua voce fa più schifo del solito». « E voi cario ragazzi – il sindaco si rivolge agli studenti spettatori della seduta di lunedì 12 maggio del consiglio comunale – imparate a votare persone intelligenti, perché ci sono dei professori (il riferimento è alla Fabrizi, preside dell’ITT Allievi Sangallo, ndr) che pur essendo abilitati all’insegnamento non dovrebbero insegnare nelle nostre scuole».

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