«Noi degli autobus elettrici non ce ne facciamo una mazza, 6 milioni buttati via». Ma poi Bandecchi vota l’acquisto dei mezzi

«Non mi metto a discutere con gli imbecilli ma sinceramente non ho voglia di esere inquisito anche per danno erariale». IL VIDEO

TERNI – «Noi degli autobus elettrici non ce ne facciamo niente ma io con le persone poco intelligenti che comandano in questo Stato non mi ci metto a discutere». Bandecchi non fa sconti a nessuno: «Per diminuire l’inquinamento il Governo, con un decreto ministeriale del 2020 e  un altro del 2021 ci assegna tutti questi milioni per spenderli in autobus elettrici  che non sappiano che farcene. Ho chiesto se potevamo prenderli ad idrogeno ma mi è stato detto di no.  Io non mi metto a discutere con gli imbecilli. Io di essere inquisito per danno erariale non ho proprio voglia, decidete voi – rivolgendosi al consiglio – io mi astengo».

«Poi ci ripensa», come dice la consigliera del Misto, Cinzia Fabrizi (Il secondo video). In sostanza il consiglio comunale, nella seduta di lunedì 12 maggio, approva la ratifica della delibera di giunta comunale che prevede la variazione di bilancio di 9.667.349 euro ed il correlato aggiornamento del piano triennale degli acquisti 2025 – 2027 per l’acquisto di 7 nuovi mezzi di trasporto pubblico a basse emissioni, 2 autobus a idrogeno e 5 elettrici, con 27 voti favorevoli e un astenuto. Il sindaco.

«L’acquisto di questi nuovi mezzi di trasporto pubblico a basse emissioni – la nota di Palazzo Spada – è stata resa possibile dal riconoscimento del Comune di Terni come comune ad elevato inquinamento di PM 10, dopo la istituzione da parte del Governo con la Legge di Bilancio 2017 del Piano Strategico Nazionale per la Mobilità Sostenibile –  PSNMS – che ha creato un fondo destinato al rinnovo del parco degli autobus dei servizi di trasporto pubblico locale e regionale ed alla promozione e al miglioramento della qualità dell’aria con tecnologie innovative.  I fondi che consentiranno all’Amministrazione comunale di rinnovare la propria flotta di mezzi pubblici provengono da contributi statali che sono stati stanziati da due distinti decreti ministeriali. Con la approvazione il Consiglio comunale ha anche demandato alla Direzione attività finanziarie del Comune le conseguenti operazioni contabili ed alla Direzione Ambiente – Energia – Trasporti l’adozione dei provvedimenti gestionali conseguenti». 

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