Sii, tutto come anticipato: Silveri presidente, centrosinistra sconfitto, Tardani chiave di volta dell’accordo e Corridore non sta nella pelle

Brutta figura: il Pd, col csx, esce ma due restano per votare a favore. Non va meglio il centrodestra (quello ufficiale) che vota contro con Amelia e Stroncone contro l’accordo, che passa proprio grazie ai cdx Orvieto, Attigliano, San Gemini. Dovranno mica chiarirsi?

di Marco Brunacci

TERNI Quando il risultato ufficiale dei nuovi vertici del Sii è uscito scritto, bello grande (vedasi foto alla fine dell’articolo), su un tabellone, Riccardo Corridore non stava nella pelle: «I dati parlano chiaro, è la svolta che avevamo auspicato».

Due anni e mezzo di trattative, ora la soluzione, con ampio margine, con soddisfazione vasta tra i Comuni del Ternano e anche al di sopra e al di là degli schieramenti consolidati.
E allora: che Silveri, ex sindaco di Ferentillo, faccia il nuovo leader del Servizio idrico – è stato ufficialmente eletto in tarda mattinata – per i lettori di Umbria7 è una notizia vecchia di due settimane. Da ieri sera i nostri lettori conoscono gli altri 4 protagonisti della nuova amministrazione della più importante società partecipata del Comune di Terni (li ripetiamo, ora è ufficiale: Caprio per Orvieto, Giordano per Orticoli, Dimiziani per Lugnano in Teverina, la Lattanzi per Guardea).
Ma la vicenda del Sii merita ancora un paio di sottolineature:

  1. Il Pd, con tutto il centrosinistra, è uscito e non ha votato. Ha partorito un faticoso comunicato (che abbiamo pubblicato) ed è rimasto senza neanche una presenza marginale. Niente di niente. Sconfitta netta. Resa ancora più pesante dal fatto che due sindaci (Guardea e Giove) si sono sfilati dallo schieramento. Sono rimasti dentro, in assemblea, per votare a favore della soluzione. E Guardea è entrata così nel pacchetto dei dirigenti con Maria Vittoria Lattanzi. La regia del centrosinistra ternano va di sicuro rivista. Questo è il modo per finire spiaggiati.
  2. il centrodestra (quello ufficiale) non è andato meglio. O almeno una parte del centrodestra. Orvieto, Attigliano e San Gemini hanno votato a favore dell’accordo. Vorrà dire pur qualcosa.
    E immaginate la soddisfazione del “nuovo” Bandecchi di governo, il quale, quando evita di andare giù pesante nei suoi post, spiega che la sua Ap sta al centro del centro, una forza del Ppe, come ha ribadito ieri sera anche Tajani a Genova, comune nel quale si vota e il centrodestra sta cercando di recuperare nei confronti del centrosinistra. Non si può non sottolineare che la situazione si sia sbloccata grazie alla sindaca di Orvieto, Tardani, la quale ha infatti piazzato un suo uomo in Sii (Caprio).
    A naso, Umbria7 conclude che la sindaca di Orvieto ha ribadito la sua autonomia. Sempre a naso, è facile concludere che la dirigenza di Forza Italia di Terni è stata largamente ignorata. L’onorevole Nevi? Mah, chiedere a lui se è soddisfatto. Invece se c’è un riferimento per Tardani – dicono, ma vai a capire se è vero – questo sarebbe, adesso, da cercare piuttosto in ambiti di Fratelli d’Italia.
    Terni di solito è avanti nella politica regionale. Vedere cosa succederà da domani.
Schermata di un foglio di calcolo che mostra l'assemblea dei soci con dettagli su votazioni e partecipazione; presente un uomo seduto in prima piano.

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