TERNI – Casa Democratica con arredo vintage. In via Mazzini, mercoledì 11, si presenta la mozione che al congresso per la segreteria regionale vede candidato Carlo Trappolino, per la segreteria provinciale Pierluigi Spinelli, per la segreteria comunale Leopoldo Di Girolamo. E subito la sensazione è quella di un tuffo nel passato. Il pensiero va ad una ventina di anni fa, quando il Pd e i suoi alleati, a Terni regnavano incontrastati, esprimendo l’orvietano Carlo Trappolino in Parlamento ed il buon Leopoldo Di Girolamo paziente sindaco di Terni. Eccoli di nuovo insieme, Trappolino e Di Girolamo, con il sostegno di Pierluigi Spinelli, da sempre espressione dell’inossidabile Cgil, organizzazione che fa molto sindacato e anche molta politica.
Carlo Trappolino, al congresso regionale, se la vedrà con Sandro Pasquali di Passione Democratica, mentre Pierluigi Spinelli è in concorrenza con Damiano Bernardini. Corre invece in solitaria Leopoldo Di Girolamo. A Terni, nessuno se l’è sentita di sfidare l’ex senatore ed ex primo cittadino ingiustamente perseguitato da una inchiesta giudiziaria. Ed è proprio dall’ex sindaco Di Girolamo, 74 anni, che arrivano le parole più frizzanti: stoccate dirette sia all’interno che all’esterno del partito. La versione da pensionato di Leopoldo Di Girolamo è lontana da quella mite e accomodante di quando era medico di famiglia e prima stella del firmamento Dem.
Di Girolamo attacca le istituzioni regionali, sottolineando con la matita rossa che sono tutte sbilanciate sull’area Perugia-Trasimeno, con il Ternano che non è rappresentato né alla presidenza della giunta né a quella del Consiglio. Un’area, del Trasimeno, che vorrebbe portare a casa anche il segretario del Pd regionale.
Di Girolamo respinge anche l’etichetta di un passato perdente: «Non ho mai perso una competizione elettorale. Sono stato eletto due volte segretario del Pds e due dei Ds. Sono stato il primo segretario del Pd. Ho vinto due volte da sindaco così come sono stato eletto alla Camera e al Senato». Sul Pd vincente insiste anche il candidato Pierluigi Spinelli: «E’ ora di smetterla con la narrazione del Pd perdente. Siamo il primo partito, siamo sopra il 32 per cento. Abbiamo eletto due consiglieri regionali a Terni. A Narni esprimiamo il sindaco e un assessore regionale».
Parole al miele anche su Amelia, dove il Pd sono 15 anni che perde le elezioni, come è avvenuto a fine maggio. Spinelli è autoassolutorio: «Comunque abbiamo dato il massimo».







