TERNI – Un padre addolorato per la morte del figlio e frustrato per il degrado nel quale versa il cimitero di Terni in cui è sepolto il proprio caro. Un padre che invia una lettera aperta al sindaco Stefano Bandecchi chiedendo decoro, sicurezza, manutenzioni costanti e vigilanza. Un padre che però trova solo parole durissime da parte del vice sindaco Riccardo Corridore. Un commento social offensivo e un confronto telefonico che ha lasciato Marcello Giovannetti allibito e ancora più rammaricato. Una telefonata che il padre sconfortato ricostruisce in un post che suscita indignazione: «Attacco ingiustificato del vice sindaco. Nella mia lettera aperta al sindaco Bandecchi, dopo aver evidenziato alcune criticità – come la pericolosità di alcune strade interne, la gestione dell’erba tagliata e soffiata sopra le tombe dei nostri cari, l’assenza di controlli nei giorni festivi e la necessità di una presenza umana per le informazioni – mi sarei aspettato un confronto costruttivo e risposte concrete. Invece poco fa sono stato contattato telefonicamente da Andrea Sterlini, presidente della Prima Commissione, a cui ho risposto in quanto di mia conoscenza, ma che poi ha passato la parola a colui che si è rivelato essere il vice sindaco. E lì, al telefono, ho dovuto subire un’aggressione verbale inaudita. Il Vice Sindaco, invece di dare risposte concrete, mi ha riempito di insulti e parole irripetibili. Purtroppo, la conversazione si è svolta in termini poco rispettosi e non adeguati al ruolo istituzionale ricoperto. Ho avuto la sensazione che il mio dolore personale e quello di tanti cittadini non sia stato compreso nella sua profondità. Alcune espressioni utilizzate, che non posso ripetere, mi hanno profondamente ferito, soprattutto considerando che la mia segnalazione nasceva da un sentimento di autentico dolore e dalla volontà di migliorare un luogo caro a molti.
La mia lettera aperta era indirizzata al Sindaco, di cui nutro la massima stima, conoscendone la sensibilità per simili argomenti, esprimendo un dolore autentico e la preoccupazione di tanti cittadini. Eppure, a rispondere non è stato il Vice a proposito di “apparire” .
Ritengo che chi ricopre incarichi pubblici debba sempre mantenere un atteggiamento rispettoso e disponibile al dialogo, anche di fronte a critiche o richieste di chiarimenti. Ribadisco che le mie osservazioni erano e restano fondate su fatti oggettivi, visibili a tutti».



