Fischia il bike sharing e urla la città

Stazioni semivuote, biciclette abbandonate, sirene che tengono svegli i residenti del centro. IL VIDEO

TERNI – Ripartirà? Sicuramente, considerati gli incentivi europei legati alla mobilità sostenibile. Intanto il bike sharing a Terni è fermo, le stazioni sono in abbandono, le biciclette ridotte a carcasse. Eppure il bike sharing riesce comunque a tenere sveglia la città. La notte tra venerdì e sabato la stazione di piazza Valnerina si è messa a cantare e non c’è stato verso di farla smettere. I residenti di zona hanno chiamate il numero di emergenza, 112, ma solo la mattina seguente il suono è stato disattivato. «Per carità, niente rispetto ad un terremoto, ma il sibilo era talmente intenso che abbiamo temuto potesse esplodere qualcosa. Non capiamo perché non le smantellino, visto che ormai sono diventate un reperto di archeologia industriale». Una domanda che non si fanno solo i residenti di piazza Valnerina, ma quelli di via Primo Maggio dove ce ne sono ben due di stazioni abbandonate (una proprio all’inizio, lato piazza Tacito, e l’altra dietro alla fermata dell’autobus) e di largo Manni dove si trova il Mercato Comune. La più importante sta sotto palazzo Spada, le altre allo Staino e a Pentima. Tutte ferme. L’amministrazione Bandecchi proprio non ce la fa a promuovere la mobilità sostenibile. Apre la Ztl alle auto il venerdì, sabato e la domenica, lascia entrare i truck dello street food, lascia indietro le due ruote.

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