«Il cimitero nel degrado offende la memoria dei nostri cari»

Buche, erba alta, insicurezza. Un genitore scrive una commovente lettera al sindaco

TERNI – «Le scrivo nuovamente, questa volta con una lettera aperta, spinto dal dolore e dal profondo rispetto che mi legano al Cimitero di Terni, luogo dove spesso mi reco per visitare la tomba di mio figlio. Non è solo il mio personale disagio a muovermi, ma la consapevolezza di dare voce a un sentimento condiviso da numerosi cittadini che, come me, invocano a gran voce il ripristino della dignità di un luogo che dovrebbe essere sacro, curato e rispettato.

È con profonda amarezza che constatiamo giorno dopo giorno lo stato di abbandono in cui versa il nostro cimitero. Molte strade interne, percorse quotidianamente da centinaia di persone, molte delle quali anziane o con difficoltà motorie, sono in condizioni di grave dissesto. Buche, avvallamenti e crepe rappresentano un pericolo costante, dove un attimo di disattenzione può tradursi in una caduta o una distorsione, in un luogo dove la serenità dovrebbe regnare. È semplicemente inaccettabile che un’area così frequentata e simbolicamente importante per la nostra comunità sia lasciata in tali condizioni. Un altro aspetto che offende la memoria dei nostri cari è la gestione approssimativa del taglio dell’erba. Si interviene spesso solo quando la vegetazione ha raggiunto altezze spropositate, per poi lasciare gli sfalci accumulati direttamente sulle tombe, con l’utilizzo di soffioni che disperdono ulteriormente detriti. Vedere le lapidi dei nostri familiari sommerse da resti vegetali non rimossi è un affronto alla loro memoria e al dolore di chi li visita.

Vorrei porre la Sua attenzione, Signor Sindaco, sulla totale e inaccettabile assenza di controlli, in particolare durante i giorni festivi. In queste giornate di maggiore afflusso, l’ingresso di veicoli, spesso privi di autorizzazione, e la totale mancanza di vigilanza sul rispetto delle regole creano un ambiente di caos anziché di quiete. Non vi è personale a disposizione per fornire informazioni, a indirizzare i visitatori o a garantire l’ordine. Questo vuoto di presenza umana è particolarmente grave in un contesto dove le persone arrivano già provate dal dolore.

A tal proposito, l’introduzione dell’App “ALDILAPP”, sebbene in linea con l’innovazione tecnologica e, alla sua completa realizzazione, potenzialmente utile per alcuni, si rivela estremamente, comprensibilmente, complessa e, di fatto, inutilizzabile per gran parte della cittadinanza, specialmente per le persone più anziane. L’accesso alle informazioni, la ricerca delle tombe, la fruizione dei servizi non può e non deve dipendere esclusivamente da uno strumento digitale che esclude una fetta significativa della popolazione. È per questo, Signor Sindaco, che sottolineiamo con urgenza l’indispensabile necessità di ripristinare una presenza umana all’interno del cimitero. Persone che possano accogliere, fornire informazioni chiare e dirette, consigliare e, soprattutto, dare un minimo di conforto e orientamento a chi, già oppresso dal dolore della perdita, cerca la tomba di un proprio caro, di un amico o di un parente. La sensibilità e l’empatia umana non possono essere sostituite da un’applicazione.

Signor Sindaco, riconosciamo i Suoi sforzi e le promesse mantenute su altri fronti, e di questo Le diamo atto. Ora, però, è giunto il momento cruciale di onorare anche gli impegni assunti per il Cimitero di Terni, luogo simbolo della memoria collettiva e del rispetto per chi non c’è più.

La preghiamo di ascoltare questa richiesta, che non è solo mia, ma proviene dal cuore di un padre e di tanti cittadini che chiedono semplicemente dignità, cura e attenzione per il luogo di riposo dei loro cari. La ringrazio anticipatamente per l’attenzione che vorrà dedicare a queste parole e resto fiducioso in un Suo pronto e concreto intervento».

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