Il nuovo Liberati lo fa la Ternana ma lo stadio è del Comune

Polemica sull’inserimento nel piano delle opere pubbliche del nuovo impianto. Medicina Democratica all’attacco

TERNI  – In attesa del primo mattone, polemiche a bancali. E’ di nuovo bagarre sul rifacimento del Libero Liberati di Terni. Un intervento da 43 milioni di euro che i fratelli D’Alessandro si apprestano a realizzare.

A scatenare la nuova baruffa, la decisione dell’amministrazione comunale di inserire nel piano dele opere pubbliche comunali il nuovo Libero Liberati, che però sarà interamente finanziato dai privati. Lunedì 16 giugno il consiglio comunale viterà l’inserimento. Un voto che sembra scontato: i possibili deficit di Alternativa popolare dovrebbero essere colmati dal consigliere comunale di Forza Italia, nonché vice presidente della Provincia, Francesco Maria Ferranti, e da almeno un paio di consiglieri del Gruppo  Misto.

In attesa dell’aula, Medicina Democratica picchia duro e punta il dito sulla procedura adottata e sugli effetti che avrà sui conti e sul patrimonio del Comune. Perché per Medicina Democratica, a differenza di quanto sostengono alcuni dirigenti comunali, la procedura avrà un impatto su Palazzo Spada.

«Abbiamo appreso dagli organi di stampa locali che lunedì mattina verrà votata una delibera relativa all’ inserimento nel Pef (piano economico e finanziario) di un passaggio inerente alla copertura finanziaria del progetto stadio-clinica – la nota di Medicina Democratica – passaggio propedeutico rispetto alla firma della convenzione tra il Comune di Terni e la Ternana calcio (dopo il cambio recente della ragione sociale). Abbiamo potuto leggere, sempre negli organi di stampa, la nota  presentata dal Rup ( Responsabile unico del procedimento, Piero Giorgini) del progetto stadio-clinica e dalla dirigente comunale competente in materia economica e finanziaria Marcucci.

Ebbene abbiamo trovato questa nota francamente sconcertante visto che essa dichiarava che ” c’ era il nulla osta da parte del Comune di Terni perché questa opera era off topic ovvero fuori dal bilancio comunale dato che l’ intera opera sarà finanziata interamente con fondi privati “. Vogliamo rivolgere ai dirigenti comunali Giorgini e Marcucci due domande:  1) Perché non hanno inserito nella loro nota il riferimento alla perdita patrimoniale che avrà il Comune di Terni in seguito alla demolizione dello stadio comunale Libero Liberati?  Sono entrate che il Comune di Terni non potrà più avere e tutto ciò avrà gravi ripercussioni in materia di bilancio comunale da qui ai prossimi anni a venire. 2) Perché un’ operazione definita dai dirigenti comunali Giorgini e Marcucci finanziata interamente con fondi privati ha la necessità di fare parte del piano triennale economico e finanziario del Comune di Terni?  Vogliamo terminare questo intervento ricordando ai dirigenti comunali firmatari che, un’ eventuale condanna erariale da parte della Corte dei Conti andrebbe a ricadere prima di tutto sui dirigenti comunali firmatari (e sui consiglieri comunali firmatari come più volte stabilito dalla giurisprudenza in materia contabile)».

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