TERNI – Un pomeriggio di riflessione e confronto sui temi sociali più urgenti in occasione del secondo incontro del progetto “Lavoriamo per cambiamenti” realizzato dall’associazione Libertas Margot in sinergia con numerose realtà del territorio — tra cui il Pantheon Club di Perugia, l’Associazione Nazionale Privi di Vista e Ipovedenti, Amatori Nuoto e altri — il progetto vede anche la partecipazione di una realtà privata come la Fuso Group Srl, gestore di vari negozi Vodafone in Umbria e nell’Alto Lazio. L’incontro, dedicato alla violenza di genere e condotto dalla dottoressa Simona Ambrosio, dirigente di Margot, si è svolto all’interno del negozio Vodafone di via della Stazione a Terni.
Il programma prevedeva, tra i momenti centrali, l’intervista a una donna vittima di violenza. Tuttavia, la sua assenza — dovuta al mancato permesso del datore di lavoro di assentarsi — ha portato in primo piano una delle problematiche più gravi che le donne si trovano ad affrontare nel percorso di denuncia: la necessità di conciliare la cura dei figli, spesso molto piccoli, con gli impegni lavorativi e l’assenza di una rete sociale di sostegno. Durante l’incontro è intervenuta l’avvocato Giuliana Scorsoni, figura di spicco nel panorama forense e giornalistico umbro. Curatore fallimentare, custode giudiziario, con grande esperienza presso il Tribunale per i Minorenni e direttore responsabile della rivista semestrale “Avvocati a Terni” che esercita da oltre trent’anni a Terni . La sua carriera è arricchita da esperienze come speaker radiofonica presso Radio Antenna Musica e conduttrice televisiva su emittenti umbre dal 1990 al 2010. Appassionata di calcio, ha collaborato con ‘Il Messaggero’, edizione Umbria, ed è autrice del romanzo “La ruota del criceto”, La dott.ssa Scorsoni ha illustrato gli effetti civili dei provvedimenti di allontanamento in particolare a tutela dei minori. Insieme alla mediatrice Simona Ambrosio, ha delineato una ricetta preziosa per il cambiamento. In primo luogo, le istituzioni dovrebbero ritrovare il proprio ruolo centrale: tornare ad essere esempio virtuoso per cittadine e cittadini, orientando la comunità verso principi di responsabilità e integrità.
Un pilastro fondamentale di questa trasformazione risiede nella ricostruzione della famiglia, un compito tutt’altro che semplice alla luce della disgregazione sociale a cui oggi assistiamo. Diventa allora essenziale riscoprire e rafforzare i legami e i valori che un tempo erano il cuore pulsante della vita familiare. Non meno rilevante è il ruolo della scuola, chiamata a guidare con dedizione i giovani lungo il cammino della conoscenza e dell’educazione civica. L’impegno scolastico si affianca a quello dello sport, alleato prezioso per il benessere del corpo e della mente, nonché strumento di prevenzione e diffusione della cultura del rispetto.
Infine, l’arte, con la sua bellezza inesauribile, riempie i cuori e favorisce una disposizione positiva d’animo. Attraverso il suo linguaggio universale, l’arte contribuisce a creare un clima di apertura e sensibilità, indispensabile per il rinnovamento della società. Questi elementi, sapientemente intrecciati, compongono la ricetta di chi vede nel cambiamento non solo una necessità, ma un’opportunità per costruire un futuro più armonioso e inclusivo. L’evento è stato arricchito dalla mostra fotografica realizzata da Fabio Palmieri i cui scatti hanno trasportato gli astanti in paesaggi incantati e surreali, isole di luce a dare speranza a chi soffre. Il secondo incontro del progetto “Lavoriamo per cambiamenti” si è dimostrato un prezioso spazio di confronto e sensibilizzazione, volto a mettere in luce le difficoltà ancora troppo spesso invisibili che colpiscono chi affronta percorsi di denuncia e cambiamento nella società.


