Andrea Prospero, via al processo per istigazione al suicidio: giudizio immediato per un 18enne

Il caso dello studente ucciso da un’overdose

PERUGIA – Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Perugia ha emesso decreto di giudizio immediato nei confronti di un giovane 18enne, cittadino italiano residente a Roma, in relazione al suicidio dello studente Andrea Prospero, trovato morto il 29 gennaio 2025.

Il giovane era stato destinatario in data 17 marzo 2025 di una ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal gip del Tribunale di Perugia in quanto ritenuto responsabile del reato di istigazione o aiuto al suicidio ai danni dello studente universitario, trovato privo di vita in un appartamento in via del Prospetto. Nei mesi trascorsi sono state completate, da parte della polizia postale e della squadra mobile di Perugia, le analisi dei dispositivi sottoposti a sequestro e delle chat intercorse tra la vittima e l’imputato e si è ritenuto, quindi, che il quadro probatorio complessivamente acquisito giustificasse la richiesta di giudizio immediato nei confronti dell’imputato, ancora in stato di custodia cautelare domiciliare.

Il dibattimento comincerà dinanzi il tribunale di Perugia il prossimo 8 ottobre

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