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Cantico delle Creature al Festival delle arti del Medioevo

A Narni al via la quinta edizione della manifestazione

TERNI – Dal 29 al 31 agosto si terrà il festival delle arti del Medioevo a Narni. Per l’edizione del 2025 si è scelto di celebrare l’800esimo anniversario del Cantico delle Creature di San Francesco. L’evento che si lega alla Corsa all’Anello, mira a valorizzare le rivelazione storiche attraverso un’offerta formativa, spettacolare e divulgativa di alto livello. L’edizione segna anche l’avvio dell’Università dei Rievocatori, progetto unico in Italia che porta Narni ad essere un laboratorio di storia e di ricerca che nasce sulla collaborazione stretta tra Narni e Gubbio.

Ad annunciare la quinta edizione la presidente della Corsa all’Anello, Patrizia Nannini e il fondatore del Festival del Medioevo di Gubbio, Federico Fioravanti. Il tema è “Lardato sì’, mi Signore, per frate vento et per amore” che celebra il Cantico delle Creature, riflettendo sull’eredità spirituale e ambientale del Medioevo. Il Festival rappresenta una naturale prosecuzione della rievocazione storica di maggio, dalla quale eredita il filo conduttore, ma sposta l’attenzione su un impianto culturale più marcato, ampliando il proprio pubblico e la propria funzione formativa. Ci saranno lezioni tenute da docenti universitari e medievalisti di fama internazionale per garantire una formazione accessibile a tutti. Per quanto riguarda Università dei Rievocatori nasce per aprire un dialogo tra due mondi: quello dei rievocato e quello della ricerca. 
«Ci impegniamo a elevare sempre più il livello culturale di una manifestazione che ha radici profonde, risalenti agli Statuti del 1371 – così la presidente Nannini – Nato nel 2020, il Festival delle Arti del Medioevo ha introdotto l’idea innovativa dell’Università del Medioevo Ricostruito, una serie di corsi e laboratori rivolti ai rievocatori e agli appassionati di storia. Negli anni la qualità e la partecipazione sono cresciute costantemente e, dopo il successo dello scorso anno, abbiamo deciso di fare un passo avanti unendo rievocazione e mondo accademico con la nuova Università dei Rievocatori. Le lezioni saranno tenute da docenti universitari e medievisti di fama internazionale, garantendo una formazione completa e accessibile a tutti, rievocatori e non, da tutta Italia. Narni è già il cuore geografico dell’Italia: il nostro obiettivo è che diventi anche il centro del Medioevo Ricostruito».

«Con il Festival delle Arti del Medioevo – ha asserito la Emiri – Narni si conferma riferimento nazionale per la rievocazione e la divulgazione storica. Grazie alla collaborazione con il Festival del Medioevo di Gubbio e il Centro Studi Storici di Narni, il Festival si arricchisce di contenuti e autorevolezza, offrendo un’occasione concreta di approfondimento e confronto. Questa edizione segna l’avvio dell’Università dei Rievocatori, progetto unico in Italia che trasforma Narni in un laboratorio vivo di storia e conoscenza, volto a formare una nuova generazione di rievocatori consapevoli e competenti. Crediamo nella storia come strumento di identità e sviluppo territoriale: Narni è non solo città della Corsa all’Anello, ma un centro culturale aperto e proiettato al futuro».
«L’Università dei Rievocatori – ha spiegato Fioravanti – nasce per aprire e sviluppare un dialogo più stretto e continuo fra due mondi che a volte fanno fatica a parlarsi: quello della sconfinata passione che anima migliaia di rievocatori di tutte le regioni italiane e quello della ricerca e dello studio accurato delle fonti storiche. L’obiettivo è dare più attenzione e qualità alle feste della storia. Divulgare e divertire. Si può fare. Lo dimostra ogni anno, a Gubbio, il successo crescente del Festival del Medioevo».
«La Corsa all’Anello custodisce tradizioni radicate, ma ha saputo nel tempo evolversi, ascoltare il cambiamento e interpretare le aspettative di pubblico e volontari – ha concluso Francioli – La collaborazione con il Festival del Medioevo di Gubbio nasce da questa visione: trasformare un evento già solido come il Festival delle Arti del Medioevo in un progetto ancora più ambizioso, l’Università dei Rievocatori. È un passo importante che il Comune sostiene con convinzione, perché rafforza il legame tra cultura, formazione e identità, consolidando Narni come uno dei principali poli storici e turistici del Paese».

In parallelo, prosegue il potenziamento del Museo Multimedievale, all’interno di palazzo dei Priori, che diventerà sede permanente di laboratori per la formazione tecnica e creativa dei rievocatori, unendo studio storico e tecnologie immersive. L’obiettivo è fare di Narni un punto di riferimento nazionale nel settore, senza perdere il legame con la propria identità e memoria storica. Fondamentale in questo processo è la collaborazione con il Centro Studi Storici di Narni, promotore di conferenze e corsi specialistici, tra cui quello di paleografia latina appena concluso, che ha generato materiale originale di studio sulla storia locale. I contenuti prodotti saranno raccolti e pubblicati per diventare patrimonio di conoscenza accessibile e scientificamente valido. Accanto agli appuntamenti culturali, la kermesse darà spazio anche alla spettacolarità con il Torneo Jadis, giunto alla terza edizione, organizzato dagli Sbandieratori Città di Narni, che porterà in città gruppi provenienti da tutta Italia per esibizioni e competizioni che combinano abilità tecnica e suggestione visiva.

Il fine settimana ospiterà inoltre il Torneo equestre “Cavalieri d’Italia”, promosso da Fitetrec-Ante (30 e 31 agosto). La manifestazione sarà affiancata dal convegno tecnico “Benessere e sicurezza degli equidi impiegati nelle manifestazioni storiche”, con interventi di veterinari e tecnici federali. L’incontro è destinato a cavalieri, responsabili di scuderie e operatori del settore, e mira a diffondere una cultura del rispetto e della tutela del cavallo all’interno delle rievocazioni. Fitetrec-Ante, attiva dal 1968, promuove da anni l’equiturismo sostenibile, la salvaguardia del cavallo italiano e il recupero delle razze a rischio di estinzione. Il coinvolgimento della Federazione arricchisce l’identità del Festival, contribuendo ad affermare un modello di manifestazione fondato sull’etica, la formazione e il dialogo con il territorio. La tre giorni sarà completata da eventi collaterali che rafforzano la narrazione storica e spirituale: una messa in stile medievale in onore di San Francesco, una gara di scacchi viventi in costume, proiezioni cinematografiche e la presentazione del tema dell’edizione 2026. Tutte iniziative che confermano la vocazione della Corsa all’Anello a generare cultura durante tutto l’anno, contribuendo alla destagionalizzazione turistica e al rafforzamento della rete economica locale, costruita in sinergia con l’Amministrazione comunale, le strutture ricettive e le categorie produttive. Il Festival delle Arti del Medioevo si consolida così come un laboratorio nazionale di rievocazione, studio, formazione e spettacolo, facendo di Narni un luogo dove la storia non solo si racconta, ma si vive, si studia e si progetta per il futuro.

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