Confindustria, via alla transizione soft con Urbani presidente e una donna vicepresidente

Block notes sui movimenti di luglio. Mini sondaggio: il leader nazionale dei tartufi potrebbe anche non riproporre il modello ultrasoft di Briziarelli. La sorpresa neorettore Marianelli. Bandecchi chiama il popolo (ecco il video) per «cambiare l’Italia» e crea un problema al centrodestra

di Marco Brunacci

TERNI – Umbria, block notes sui movimenti di luglio.

  1. È di fatto partita la transizione soft in Confindustria Umbria. La presidenza, dopo i 4 anni di Perugia, tocca a Terni. Nessuno scossone: sarà Giammarco Urbani, attuale vicepresidente, leader nazionale dei tartufi, apprezzata persona moderata e mai sopra le righe neanche quando tifa Ternana, a guidare l’organismo degli industriali. Dalle indiscrezioni – ma Scheggino è ancora più blindata di altre zone dell’Umbria, per altro nessuna prodiga di notizie – sta già studiando la squadra (11 apostoli in tutto). Potrebbe contare su un pacchetto di mischia anche più forte rispetto al presidente uscente Briziarelli. Avrebbe le idee chiare sul prossimo vicepresidente che sarà espressione di Perugia e sarà sicuramente una donna. E potrebbe già avere un nome e un cognome. Mini-sondaggio lampo tra gli associati. Alla domanda: «Urbani riproporrà tale e quale il modello ultrasoft di Briziarelli?», rispondono: «Non è affatto scontato».
  2. Luglio è il mese delle scelte e delle sorprese. Il rettore eletto Marianelli (si insedia al posto di Oliviero a novembre) potrebbe essere una di queste.
  3. L’irriducibile Bandecchi in un video cult (a parte qualche svarione) chiama a raccolta il popolo per «cambiare l’Italia». Non è una novità, ma l’annuncio che le prossime elezioni non sono lontane e che il centrodestra umbro ha e avrà un problema (tra i tanti).

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