Au. Prov.
TERNI – «Siamo FUORI, come recita il grido che ci unisce, non per caso, ma per scelta. Perché oggi, restare in silenzio è complicità. E noi non siamo complici dell’odio, della discriminazione, delle disuguaglianze». «Vogliamo solo amare». I diritti civili, sotto attacco in Europa, nel mondo e anche in Italia.
«Siamo all’Umbria Pride. A Terni». La sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, marcia per i diritti LGBT insieme ai rappresentanti della Regione. Bori: «La Regione Umbria oggi è qui, non come spettatrice ma come parte attiva. Difendiamo il diritto all’autodeterminazione, alla genitorialità, all’identità, all’educazione affettiva, alla salute e alla dignità per tutte le persone, senza distinzione di genere, orientamento o condizione». E ancora: «Non ci spaventa chi ci accusa di essere ideologici. Ci spaventa chi usa l’odio come strategia politica. Ma sappiate questo: non torneremo indietro».
Simonetti: «Le persone LGBTQIA+ non chiedono privilegi, ma diritti. E noi abbiamo il dovere morale e politico di tradurre la rabbia di questa piazza in leggi, servizi e spazi concreti. Perché quando si parla di diritti, la neutralità è complicità». Luca Montani (Esedomani): «Viva l’Umbria Pride».

















